Amnistia e carcere, le ultime news: un detenuto suicida a Pesaro

Un nuovo caso di suicidio si è verificato nelle carceri italiane: a Pesaro si è tolto la vita un detenuto di 35 anni con problemi mentali.

Amnistia e carceri, le ultime news: la critica situazione sanitaria nel carcere di Avellino

Un nuovo caso di suicidio si è verificato nelle carceri italiane. A Pesaro, nel carcere di Villa Fastiggi, un detenuto di 35 anni, recluso per spaccio di stupefacenti, ha deciso di togliersi la vita mettendo la testa in un sacchetto pieno di gas da cucina.

A commentare il triste evento è Andrea Nobili, il Garante dei diritti delle Marche, che nel mese scorso ha effettuato un sopralluogo nella struttura insieme ad alcuni parlamentari marchigiani. Il Garante ha segnalato le diverse criticità riscontrate del carcere di Pesaro dopo il sopralluogo effettuato: qui vi sono molti detenuti affetti da problemi psichiatrici o legati alla tossicodipendenza, ed inoltre si segnala la carenza di educatori, di psicologi e di personale di polizia penitenziaria. Nobili chiede l’adozione di misure urgenti.

Le ultime news dal mondo del carcere: il grido d’allarme dell’Associazione Antigone.

Anche l’associazione Antigone della regione Marche si è espressa sull’accaduto, ed ha parlato della situazione del carcere di Pesaro: “Abbiamo visto una persona dimagrire 15 chili in meno di un mese”, spiega l’associazione, “autolesionarsi ed essere totalmente dissociata dal mondo circostante, eppure venire dichiarata compatibile con il regime penitenziario. Tanto compatibile che in molti erano preoccupati per la situazione e ora, dopo circa un anno di richieste di misure alternative per problemi gravi di salute, si trova nel reparto psichiatrico di un ospedale regionale”.

L’associazione continua a raccontare che “Ne abbiamo vista un’altra con disabilità e seri problemi fisici dover rinunciare al diritto a presentarsi al suo processo perché non aiutata nei difficili spostamenti ed essere considerata “noiosa” perché si lamenta della situazione che vive”, e specifica che questi sono solo alcuni dei tanti casi di detenuti che non vengono curati in maniera adeguata. L’associazione chiede che si faccia chiarezza e ce si ripristini una situazione sanitaria decorosa, in particolar modo per i detenuti con problemi psichiatrici, che ad oggi non hanno particolati attenzioni o tutele.

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