Un grave episodio si è verificato nel carcere di San Donato a Pescara. Qui un detenuto italiano affetto da problemi psichici ha appiccato intenzionalmente un incendio nella sua cella, ed è stata sfiorata la tragedia: le fiamme hanno subito invaso gli spazi circostanti, ed è stato necessario chiamare i vigili del fuoco e far evacuare tutta la sezione. Immediato è stato l’intervento del personale di polizia penitenziaria, ma tre agenti, durante i soccorsi, sono rimasti intossicati e sono stati portati al pronto soccorso.
Le ultime news dal mondo del carcere: le parole di Rignanese e di Beneduci sui fatti avvenuti a Pescara.
A parlare dell’accaduto è Felice Rignanese, il segretario provinciale di Pescara del SAPPE. Rignanese ricostruisce l’accaduto, e spiega che un detenuto ha dato fuoco al materasso e a tutto ciò che gli è capitato sotto tiro all’interno della sua cella. “Sono stati momenti di grande tensione e pericolo, gestiti però con grande coraggio e professionalità dai poliziotti penitenziari. Poteva essere una tragedia, sventata dal tempestivo intervento dei poliziotti penitenziari di servizio nel Reparto e dal successivo impiego degli altri poliziotti penitenziari in servizio nel carcere”.
Rignanese ha inoltre sottolineato le condizioni in cui sono costretti a lavorare gli agenti di polizia penitenziaria a Pescara: la mancanza di personale obbliga il personale di polizia a svolgere il proprio lavoro anche per 12 ore consecutive per cercare di ricoprire tutti i turni.
A parlare dell’accaduto è anche il segretario del sindacato OSAPP Leo Beneduci fa notare come la presenza dei detenuti con serie problematiche mentali sia oramai una prassi all’interno delle carceri italiane. Ciò, però, costituisce un serio pericolo per gli altri detenuti e per il personale di polizia penitenziaria.
