Il segretario del Sappe, Donato Capece, parla della chiusura, voluta dall’ex ministro della giustizia Andrea Orlando, del carcere di Sant’Agostino di Savona. Secondo il segretario, la chiusura della struttura è stato un errore, ed a quanto pare non c’è nessuna volontà politica di realizzare un nuovo carcere, nonostante diverse promesse fatte in campagna elettorale da alcuni parlamentari liguri a tal proposito. Capece fa infatti sapere che ” Il deputato Franco Vazio disse che era un impegno fare il nuovo penitenziario savonese. Con gli sviluppi degli ultimi giorni, abbiamo avuto ragione a dire che erano solo chiacchiere”.
Savona, chiude il carcere Sant’Agostino: i disagi per i detenuti, per le famiglie e per il personale di polizia.
Capece fa infatti notare come fosse stato logico chiudere il carcere di Sant’Agostino solo nel momento in cui sarebbe stata disponibile una nuova struttura: la scelta della chiusura, così com’è stata effettuata, ha scontentato tutti, sia i detenuti e le loro famiglie che il personale di polizia penitenziaria impiegatovi. Chiudere un carcere, spiega Capece, significa azzerare le attività intraprese per la rieducazione del detenuto, ed inoltre i reclusi sono stati trasferiti a chilometri di distanza da Savona, anche fuori dalla regione Liguria, creando così gravi problemi per le famiglie che vogliono andare a visitare i propri cari reclusi. La stessa sorte è toccata agli agenti di polizia penitenziaria.
Donato Capece ricorda che il Sappe ha fatto una proposta alternativa alla chiusura di Sant’Agostino: “destinare la struttura a casa di arresto o presidio per l’esecuzione penale esterna, per coloro cioè che scontano una pena sul territorio senza però essere fisicamente detenuti in una struttura. Ed è singolare che qualcuno si è ricordato della priorità del nuovo carcere per Savona solamente quando le elezioni politiche erano imminenti, sapendo che erano promesse da marinaio”.