Amnistia, carceri e detenuti: uno psichiatra aggredito da un detenuto nel carcere di Ariano Irpino

Le ultime news dal mondo del carcere: l'aggressione di uno psichiatra nel carcere campano di Ariano Irpino.

Venerdì Santo, 7 aprile 2023 lo speciale di A sua immagine su Rai 1

Un nuovo episodio di violenza si è verificato nelle carceri italiane, stavolta ad Ariano Irpino. Qui un detenuto ha aggredito uno psichiatra durante una visita. All’uomo aggredito sono stati prestati subito i primi soccorsi nell’infermeria locale, poi però e si è reso addirittura necessario l’intervento del 118. A rendere nota la grave notizia è stato l’Unione dei Sindacati di Polizia Penitenziaria, che denuncia la grave carenza di organico nelle carceri, e per questo motivo ha indetto lo stato di agitazione. In particolar modo, sottolinea l’Unione di sindacati, urge personale specializzato per la gestione dei detenuti. L’allarme è serio: sono quasi all’ordine del giorno le aggressioni agli agenti di polizia penitenziaria ed a tutto il personale che lavora all’interno delle carceri.

Le ultime news dal mondo delle carceri: il grido d’allarme di Ciro Auricchio e di Emilio Fattoriello.

A parlare della situazione è il segretario regionale dell’Uspp Ciro Auricchio: “Sono comunque troppi i detenuti affetti da patologie psichiatriche ristretti negli istituti penitenziari campani e pochi sono gli strumenti di sostegno”. A fronte di questa situazione, Auricchio esprime la necessità di aprire delle nuove residenze per l’esecuzione delle misure di sicurezza nella regione Campania per decongestionare le sezioni psichiatriche degli istituti di pena.

A parlare della critica situazione che vivono le carceri campane è anche Emilio Fattorello, il segretario del Sappe per la regione Campania: “Nei turni serali e notturni il personale è abbandonato a se stesso. Il delicato servizio di  sorveglianza generale viene svolto da agenti assistenti che devono affrontare, con pochi uomini, le intemperanze di circa trecento detenuti a custodia aperta”.

Il personale di polizia penitenziaria, fa sapere Fattorello, è allo stremo, e aumentano le assenza giustificate causate da stress psicofisico.

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