Un nuovo caso di suicidio ha scosso le carceri italiane. Un uomo di 38 anni si è impiccato nella cella d’isolamento del carcere di Taranto; un agente di polizia penitenziaria si è subito accorto dell’accaduto, e l’uomo è stato trasportato con urgenza in rianimazione, ma è morto poco dopo. Il trentottenne, affetto da problemi psichici, era stato arrestato nella giornata di mercoledì scorso per aver colpito dodici fra sanitari e agenti di polizia all’ospedale Santissima Annunziata di Taranto.
La famiglia del giovane ha presentato un esposto in procura per fare luce sull’accaduto. Ci si chiede, infatti, se la misura carceraria fosse quella più adatta ad un uomo con evidenti problemi psichici.
Le ultime news dal mondo delle carceri ad oggi: la situazione suicidi e aggressioni nelle carceri emiliane.
I suicidi nelle carceri italiane in media sono in diminuzione, ma le carceri emiliane non sembrano seguire questo trend. Nella ragione, infatti, nel 2017 si è registrato un elevato numero di suicidi. Sono ben 7, infatti, i detenuti che si sono tolti la vita nello scorso anno, e ad aggravare il bilancio ci sono anche i numerosi episodi di autolesionismo, che sono stati ben 1300 in un solo anno.
Numerose sono state anche le aggressioni ai danni degli agenti di polizia penitenziaria, e si parla anche di aggressioni gravi che hanno costretto il personale di polizia a necessitare di urgenti cure mediche. Le aggressioni nell’anno 2017 sono state 703, di cui l’ultima si è verificata appena pochi giorni fa nella casa di lavoro di Castelfranco Emilia. Qui un detenuto si è rifiutato di entrare in cella, ed ha aggredito un agente di polizia, dandogli un fortissimo pugno sul volto. L’agente è stato trasportato in ospedale. Qui le sue ferite sono state giudicate guaribili in 12 giorni.
