Tra poche settimane prenderà il via la nuova edizione di X-Factor. Tra le nuove presenze nelle vesti di giudice la cantante Malika Ayane, che il 12 settembre 2019 vestirà i panni di giudice insieme a Sfera Ebbasta, Mara Maionchi e Samuel dei Subsonica. La cantante, prima di cominciare questa nuova esperienza, ha voluto dare alcuni consigli a coloro che vogliono approcciarsi al mondo della musica. Secondo la bella Malika bisogna armarsi di grande esperienza e umiltà, e prestarsi alle più svariate occasioni per poter crescere da un punto di vista professionale. Durante un’intervista con la redazione del talent musicale, la cantante si è così espressa: “Se dovessi dare un consiglio a qualcuno che comincia oggi, sarebbe quello di mettersi a lavoro, di fare esperienza, di andare a suonare e a cantare ovunque: dai matrimoni alle metropolitane. Insomma di sporcarsi le mani e di non essere assolutamente schizzinoso“.
I consigli di Malika Ayane ai concorrenti prima di iniziare l’esperienza a X-Factor 2019.
Secondo la cantante i ragazzi devono capire che non è la partecipazione a programmi televisivi che decreta il successo, bensì l’esperienza perché anche laddove non dovessero arrivare partecipazioni televisive avendo maturato un’esperienza prima o poi delle occasioni si presenteranno e il successo comunque poi potrà arrivare. Rilancia così la Ayane: “Non è la televisione che determina il successo…Perché poi se in televisione non ci si va… ci si mette magari qualche anno in più, un po’ di tempo in più, però se sai fare qualcosa e se hai qualcosa da dire, prima o poi arriva… il bello arriva sempre!”.
L’artista ha ribadito che la partecipazione a X factor deve essere considerata dai ragazzi non come un traguardo ma come un’occasione per poter poi intraprendere un percorso ed una carriera nell’ambito della musica. La partecipazione ad X-Factor deve essere presa dei concorrenti nel verso giusto, ossia come un percorso formativo, l’inizio di una carriera professionale nell’ambito della musica. La cantante ha così dichiarato: “A successo veloce corrisponde fallimento altrettanto veloce. Vorrei che questa fosse un’esperienza utile per la loro vita, indipendentemente da quello che faranno dopo…Mi piacerebbe fosse un percorso formativo“.
