Waler Nudo: la prima intervista dopo il malore. Ecco cosa ha rivelato di quel terribile momento!

Walter Nudo ha rilasciato la sua prima intervista dopo l'intervento. Ecco cosa ha raccontato di quel terribile momento in cui si è sentito male!

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Walter Nudo ha rilasciato la sua prima intervista dopo il malore. L’attore ha creduto realmente di morire dopo essersi svegliato nel letto dell’hotel in cui alloggiava a Los Angeles, fradicio di sudore e senza riuscire a parlare. Nudo ha raccontato per la prima volta in un’intervista cosa è successo lo scorso aprile, quando gli sono state diagnosticate due ischemie al cervelletto e lui ha deciso in tutta fretta di rientrare in Italia per farsi operare.

“Ero a Los Angeles, in albergo. Mi sono svegliato nel letto fradicio di sudore. Avevo freddo, ma sudavo. Il letto era completamente bagnato. Volevo chiamare aiuto, ma dalla bocca uscivano solo suoni distorti. Ho pensato ‘sto morendo’. Ho infilato non so come le scarpe e ho chiamato un taxi. Mi sono fatto portare da un amico medico che ha capito subito la gravità della situazione. Andiamo in ospedale dove mi sottopongono a una serie di esami. Appena terminati il medico mi dice una frase che non avrei mai pensato di sentire. ‘Lei ha due ischemie al cervelletto’“, ha spiegato al settimanale Chi diretto da Alfonso Signorini.

Improvvisamente ho perso la coordinazione e l’equilibrio. In pochi secondi ho perso il venti per cento del controllo del corpo. La mano sinistra non seguiva i comandi del cervello. Nausea e sudore freddo aumentavano. E intanto sentivo i medici che parlavano, parlavano… e io ero solo. Il primo istinto è stato quello di scappare. L’ho fatto, e sono stato un incosciente, ma mi sono salvato la vita“, ha poi aggiunto.

Walter Nudo ha raccontato dell’intervento con cui gli hanno salvato la vita!

Poi l’arrivo in Italia e l’intervento che gli ha salvato la vita. “I medici mi hanno detto che avevo un buco nel cuore. Una patologia congenita. Ho subito pensato che dovevo scappare. In America ero solo. Volevo tornare in Italia, dai miei affetti, dalla gente che mi vuole bene. Così ho mentito ai medici e mi sono imbarcato. Quando l’aereo si è staccato da terra ho ricominciato a sudare e a tremare. Appena arrivato sono andato al centro cardiologico Monzino e, dopo aver fatto gli esami di rito, mi hanno operato immediatamente, in anestesia locale. Quando ho capito che la sonda usata dai medici stava entrando nel mio cuore per ripararlo, sono scoppiato a piangere…”, ha concluso.

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