Ieri alle 21.30 ora locale, un violento sisma di magnitudo 7.3, seguito da decine di repliche, ha colpito l’area orientale dell’Iraq, al confine con l’Iran. Secondo i rilevamenti dell’Istituto statunitense Usgs, l’epicentro è stato individuato a 31 chilometri dalla città di Halabja. Il terremoto è stato avvertito in tutta l’Asia Centrale, in Israele, nel Pakistan, in Turchia, fino alla Georgia. Dopo poche ore si è verificato un sisma di magnitudo 6.7 in Costa Rica. Secondo i media iraniani, in Iran le vittime accertate sono 341, mentre vi sarebbero almeno 5.340 feriti. Il bilancio di morti e feriti è destinato purtroppo a crescere. La città iraniana più colpita è Ghasre Shirin, nella regione occidentale di Kermanshah, dove si sono abitazioni costruite con mattoni e fango. Diverse persone potrebbero essere rimaste intrappolate nelle macerie. Seriamente colpite anche le cittadine di Ozgole, Tazè Abad e Bayengan, tutte nella stessa regione.
Terremoto tra Iraq e Iran.
Le immagini dalle zone colpite dal terremoto mostrano edifici completamente distrutti e macerie ovunque. In Iraq sono state registrate 11 vittime e diversi feriti. La cittadina più colpita è quella di Sarpol-e Zahab. “L’obiettivo dei responsabili ora è quello di accelerare gli aiuti e di soccorrere le persone rimaste intrappolate sotto le macerie”, ha dichiarato la Guida suprema iraniana Seyyed Ali Khamenei, in un messaggio al Paese. Il ministro dell’Interno, Abdolreza Rahmani Fazli, ha comunicato che sono stati allestiti ospedali da campo. Il timore più grande riguarda le zone rurali “dove si prevedono altre vittime”.
Per quanto riguarda, invece, il sisma in Costa Rica, l’epicentro del sisma è stato localizzato ad una profondità di 19,8 chilometri, a 16 chilometri a sudest della cittadina di Jaco ed a circa 100 chilometri dalla capitale San Jose.
