Vieni da me: Caterina Balivo batte il record di ascolti ed accoglie i nuovi ospiti

Al via oggi una nuova puntata di Vieni da me, con tanti ospiti e nuove interviste. Intanto, Caterina Balivo festeggia il record di ascolti!

Vieni da me anticipazioni e ospiti di oggi 15 gennaio 2020

Ancora ottimi ascolti per il programma di Rai 1 Vieni da Me, condotto con garbo, professionalità e simpatia da Caterina Balivo. La puntata di ieri ha ottenuto 1.996.000 spettatori ed il 14.5% di share.

Fabio Canino si racconta a Caterina Balivo a Vieni da me.

Ospite della puntata di oggi di Vieni da me è stato il giudice di Ballando con le stelle Fabio Canino che ha raccontato alla Balivo di come rivelò la sua omosessualità ai genitori: “Quando avevo circa 18 anni convocai i miei genitori. Era una sera di fine estate circa e li feci sedere. I miei genitori iniziarono subito a preoccuparsi io dissi loro di sedersi che dovevo dirgli una cosa che forse non gli sarebbe piaciuta, che avrebbe potuto farli piangere. I miei pensavano già che avessi rotto la macchina o che avessi fatto qualche altro casino. Invece quando dissi ai miei “Sono gay” mia madre tirò un sospiro di sollievo e finì come sempre con mio padre che diceva ok andiamo a pranzo”.

Fabio Canino parlando del programma Ballando con le stelle ha rivelato: “Sento il peso di non offendere nessuno. Però, ognuno di noi ha un ruolo. Io, quando giudico, guardo la messa in scena e se il look è adatto al ballo. Carolyn, invece, essendo un tecnico, giudica la tecnica. E’ normale che se ci fossero cinque tecnici a giudicare, non ci sarebbero dei vip a ballare e non andrebbe in onda il sabato sera”.

Ricordando l’intervista di Tosca D’Aquino a Vieni da me.

Vi riproponiamo alcuni pezzi dell’intervista di ieri dell’attrice Tosca D’Aquino. Quest’ultima ospite di Caterina Balivo nel programma “Vieni da me“, ha rivelato che quando lavorò con Klaus Kinski nel film “La vita di Paganini”, nel 1989, l’attore e regista non si limitò a fingere di picchiarla nelle scene di violenza ma alzò seriamente le mani su di lei per cercare di rendere l’interpretazione di entrambi più realistica possibile. “Nella mia carriera subii le angherie di Klaus Kinski, questo personaggio molto difficile. Tornando indietro non farei ‘La vita di Paganini’ perché soffrii molto“, ha dichiarato l’attrice durante l’intervista.

Era un uomo molto violento. Ebbi un rapporto complicato con lui, era prepotente, io avevo i lividi addosso. C’erano delle scene dove si può e si deve fingere. Però penso che Klaus facesse parte della schiera di fanatici vecchio stampo: all’epoca pensavano che il cinema si facesse così“, ha aggiunto. La D’Aquino ha anche ammesso che ai tempi avrebbe voluto abbandonare il set, ma che dopo essersi consultata con i suoi genitori decise di terminare il film perché altrimenti avrebbe dimostrato di non essere una vera professionista. “Ne parlai con i miei genitori, loro mi dissero di fare ciò che sentivo. Mi imposi di finire il film ma a distanza di tanti anni ho subito un piccolo choc, non lo rifarei. Rimasi davvero sconvolta da quell’esperienza“, ha concluso.

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