USA, i commenti dopo la svolta di Trump sulle armi

Quali sono stati gli effetti sul mondo politico e sull'opinione pubblica degli Stati Uniti d'America, dopo il dietrofront, che è stato clamoroso, sull'accesso dei cittadini alle armi?

Accesso della valigetta nucleare di Donald Trump bloccata da funzionari cinesi

Quali sono stati gli effetti sul mondo politico e sull’opinione pubblica degli Stati Uniti d’America, dopo il dietrofront, che è stato clamoroso, sull’accesso dei cittadini alle armi? Notevoli sono state le dichiarazioni del Presidente, che ha detto, né più né meno di non farsi intimorire dalla NRA, e di fare quello che è giusto. Sbalorditi gli uditori bipartisan durante tale discussione avvenuta alla Casa Bianca. La NRA, National rifle association, è la potentissima lobby americana delle armi, che di Trump è da sempre una grande supporter. Secondo quanto riportato dai media, il tycoon si è dichiarato il più grande sostenitore del Secondo emendamento, che consente la libertà di armarsi, e anche un grande fan della NRA. Ma ora, ha aggiunto, bisogna fermare questa assurdità, lanciando le sue nuove proposte: allargare i controlli sugli acquirenti di armi, escludendo chi ha problemi mentali, e aumentare da 18 a 21 anni l’età minima per l’acquisto legalmente consentito.

Donald Trump: allargare i controlli sugli acquirenti di armi.

Queste parole di Trump costituiscono il primo successo in campo politico del movimento di giovani che si oppongono alle armi. Questo movimento è sorto dopo la strage di Portland, in cui diciassette studenti hanno perso la vita. Oltre a ciò, la Walmart, principale catena di supermercati americani ha annunciato di aver alzato il limite a ventun anni per l’acquisto di armi da fuoco nei suoi negozi. Stessa iniziativa è stata presa dalla grande catena sportiva Dick’s Sporting Goods, che non venderà più fucili d’assalto, a chi ha meno di 21 anni.

Le critiche della destra.

Mentre i democratici tornano a sperare in una svolta in un campo dove  neppure Obama era riuscito. Conservatori e alcuni repubblicani hanno invece reagito stizziti all’annuncio del tycoon. Il sito di estrema destra Breitbart, creato da Steve Bannon, ex braccio destro di Trump, ha definito il presidente come un arraffone di armi che cede ai democratici. Il senatore Ben Sasse, repubblicano conservatore che non era presente all’incontro, ha criticato il presidente per la sua attitudine a cambiare posizione per capriccio.

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright MyMagazine.news

Informazioni sull'autore