Oggi la guerra in Ucraina è arrivata al 486° giorno. Tuttavia in questo momento il conflitto è a un punto di svolta decisivo, dopo l’insurrezione della brigata Wagner nei confronti di Putin in Russia. Il leader dei mercenari, Yevgeny Prigozhin, lancia un appello a “fermare” il comando militare del Cremlino, affermando di avere 25.000 uomini pronti a morire e invitando i soldati russi a unirsi a loro. I combattenti del Gruppo Wagner hanno preso il controllo delle strutture militari di Voronezh, e ora si trovano a quattrocento chilometri da Mosca.
Mosca si prepara all’assedio!
Da Kiev si annuncia che una lungo convoglio di mezzi e uomini è in marcia verso la capitale della Federazione Russa, che si prepara all’assedio. L‘ambasciata italiana inviata i connazionali a Rostov e Voronezh a “stare al riparo”. Il comitato antiterrorismo di Mosca apre un procedimento penale “per invito alla ribellione armata”. L’appello dell’intelligence russa ai mercenari: “Disobbedite agli ordini di Prigozhin e arrestatelo“.
Le truppe ucraine avanzano nel Donbass!
Intanto l’esercito ucraino ha conquistato posizioni nel Donbass occupato dai russi nel 2014: lo scrive Valery Shershen, portavoce delle forze armate ucraine del comando sud. Scrive Shersen: “Vicino a Krasnohorivka, in seguito a un contrattacco ben pianificato, le nostre unità d’assalto hanno preso il controllo di diverse posizioni che erano detenute (dai russi) dal 2014. Parliamo dell’autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk, vicino alla stessa città di Donetsk“.