Tante sono le truffe, che stanno dilagando in particolare sui cellulari, per indurre in inganno gli utenti telefonici. Ma su cosa fanno leva i truffatori per farci cadere facilmente in inganno? In molte circostanze il motivo per il quale siamo indotti a credere a ciò che ci viene proposto è il fatto che coloro che pongono in essere questi raggiri hanno ben studiato le nostre abitudini, e quindi ciò che ci viene raccontato corrisponde proprio alle alla verità . II raggiro in questi casi si basa proprio sul fatto che il racconto sia il più possibile veritiero. Talvolta, nel caso delle truffe telefoniche, il truffatore, venuto al corrente di un reale malcontento dell’utente, gioca su questo per indurlo a cambiare gestore promettendo offerte pazzesche. Altre volte i truffatori giocano sulla nostra voglia di essere al centro dell’attenzione, di voler raccontare le nostre situazioni personali, di voler condividere tutto di noi, anche delle volte informazioni troppo sensibili.
La voglia di essere baciati dalla fortuna diventa il nostro punto debole
In altre circostanze, quando ci vengono comunicate delle vincite, dei premi, delle offerte ci piace credere di essere stati baciati dalla fortuna. Ci piace pensare che tra migliaia e migliaia di persone la buona sorte abbia colpito proprio noi. Questo ci fa sentire speciali, ma allo stesso tempo ci rende estremamente vulnerabili ai raggiri. Nelle truffe telefoniche i truffatori giocano sul passaparola, visto che il link viene più volte condiviso su WhatsApp e Facebook, ed arriva come messaggio da parte di conoscenti o familiari.
Le truffe più in voga del momento
Una delle truffe telefoniche già in auge lo scorso anno si pone come obiettivo quello di indurre il consumatore a cambiare gestore telefonico. La truffa si svolge in due fasi. L’utente viene contattato da una persona che si qualifica come operatore di una determinata compagnia telefonica e comunica al cliente una variazione in peggio delle condizioni contrattuali. L’operatore comunica che al cliente viene data la possibilità entro 24 ore di recedere gratuitamente. Dopo aver ricevuto la prima telefonata, il cliente ne riceverà una seconda da parte di un operatore telefonico di un’altra compagnia, che offrirà promozioni incredibili ed offerte a prezzi scontati. Il cliente sarà caduto nella trappola se si lascerà convincere a cambiare gestore. Dietro queste truffe ci può essere un call center plurimandatario, oppure un lavoro di ricerca da parte di società che sono specializzate nel raccogliere informazioni sugli utenti che si lamentano del proprio gestore.
L’offerta fake attribuita a Trenitalia
Tra le varie spopola anche la truffa, che ha preso di mira Trenitalia. Un’offerta fake con cui si promettono viaggi gratis tutto l’anno, e che viene proposta tramite un link su WhatsApp o su Facebook che invita a cliccare per accedere all’offerta. Si tratta di una vera e propria truffa, come confermato da Trenitalia. Arriva un link su WhatsApp a nome di Trenitalia, basta cliccare per vincere biglietti gratis per un anno. Chi apre il link viene rimandato su una pagina con una grafica simile a quella della suddetta società di trasporti. L’obiettivo è quello di spingere gli utenti a inserire i propri dati personali, per mettere in atto un phishing. Trenitalia dichiara, dal suo canto, di aver messo in guarda gli utenti attraverso i social ufficiali della società della sua estraneità ad ogni iniziativa di questo genere.
Le truffe sui cellulari, un fenomeno in crescita esponenziale
Le truffe fatte con i messaggi sul cellulare sono un fenomeno in crescita, che colpisce moltissime persone anche in Italia. Si basano sull’invio di messaggi di testo o e-mail che appaiono provenire da una fonte attendibile, con richieste di informazioni personali o comunicazioni su consegne di pacchi o richieste di aiuto da parte di parenti. I messaggi spesso contengono un link o un numero di telefono che, se cliccato o chiamato, conduce a un sito web o a una chiamata telefonica fraudolenta.
Gravi conseguenze economiche per le vittime
Esistono molti tipi diversi di truffe fatte con i messaggi sul cellulare. Ad esempio le truffe di phishing, che inducono le vittime a inserire le proprie informazioni personali, come nome utente, password o numero di carta di credito, su un sito web fraudolento, le truffe di vishing, che inducono le vittime a fornire informazioni personali o a effettuare pagamenti telefonici a un truffatore che si spaccia per un rappresentante di un’azienda o di un’istituzione governativa. Questa tipologia di truffe possono avere gravi conseguenze per le vittime, visto che truffatori possono usare i dati delle vittime per effettuare acquisti fraudolenti, rubare denaro o accedere a conti bancari o altri account online.
Adottare una grande dose di cautela nella navigazione su internet
In un’era in cui siamo abituati a condividere tutto di noi sui social, in cui siamo sempre connessi e ci scambiamo anche con degli sconosciuti qualsiasi tipo di messaggio, dobbiamo riappropriarci di una sana dose di cautela e buon senso per evitare di cadere con tutte le scarpe in gravi truffe e raggiri. Dobbiamo evitare di cliccare su link o chiamare numeri di telefono sconosciuti, essere cauti quando si ricevono messaggi da persone o aziende sconosciute, controllare l’indirizzo web di un sito prima di inserire le informazioni personali.
Recuperare il valore della privacy
Se si riceve un messaggio che sembra sospetto, si può anche segnalare il messaggio alle autorità competenti. Anche se amiamo l’idea di condividere con altri tante cose, dobbiamo recuperare il valore ormai dimenticato della privacy quando riguarda la comunicazione di dati sensibili e molto delicati dal punto di vista economico, che potrebbero esporci a rischi molto elevati qualora finissero nelle mani sbagliate.