I quattro dipendenti di Rete Ferroviaria Italiana, sono stati sorpresi dalla polizia a Pioltello a pochi metri dal punto in cui è deragliato il treno Cremona-Milano. Sono stati denunciati con l’accusa è di violazione dei sigilli. Rfi ha precisato che gli operai sono entrati inavvertitamente nell’area posta sotto sequestro dalla magistratura dopo il tragico incidente.
Le dichiarazioni di Rete Ferroviaria Italiana.
Rete ferroviaria italiana in un comunicato diffuso ha dichiarato: “gli operai, non avendo la percezione dei confini dell’area sequestrata, non visibilmente segnalati, li hanno superati inavvertitamente. In ogni caso, i tecnici non hanno mai invaso luoghi o aree recintate e non avevano alcuna volontà o intenzione di superare i limiti imposti dalla magistratura. I tecnici che sono stati fermati dalle autorità erano impegnati esclusivamente in controlli tecnici tra Pioltello e Treviglio in vista della riapertura degli altri due binari della linea, nelle zone non poste sotto sequestro dall’autorità giudiziaria”. A proposito dello spessore al di sotto di una rotaia trovato nel punto dove è accaduto il cedimento di un binario e il deragliamento del treno hanno dichiarato: “L’utilizzo di spessori in legno non è previsto dalle normative tecniche e dai protocolli operativi di Rete Ferroviaria Italiana“. Rete Ferroviaria Italiana ha ribadito che: “le cause dell’incidente di Pioltello sono attualmente oggetto delle indagini degli inquirenti, che determineranno la dinamica e le cause del deragliamento“.
Rfi ha poi sottolineato che: “le attività manutentive devono essere eseguite secondo procedure e metodologie operative di lavoro codificate all’interno del Sistema di Gestione della Sicurezza di Rfi, complesso di regole interne emanate in accordo alla normativa tecnica di settore, al quadro normativo italiano di sicurezza ferroviaria e dotato di certificazione di parte terza sia volontaria che obbligatoria”. Ha continuato Rfi: “Nell’ambito del miglioramento continuo dei livelli di sicurezza e prestazionali l’utilizzo del legno, materiale che ha accompagnato la storia delle ferrovie fin dalla nascita, e che tuttora viene utilizzato in tantissime linee di reti ferroviarie nel mondo, è stato sostanzialmente abbandonato in Italia e limitato a pochissimi casi comunque codificati”. Rfi, in conclusione, ha confermato “la propria fiducia nell’operato degli inquirenti, ai quali continua ad assicurare la piu’ ampia disponibilità e collaborazione, per la verifica di tutte le ipotesi circa le cause del gravissimo incidente di Pioltello“.