Terremoto in Umbria: gli ultimi aggiornamenti dopo i sopralluoghi

Dopo la scossa di Terremoto che duramente colpito l'Umbria nella giornata di ieri scopriamo gli ultimi aggiornamenti dopo i sopralluoghi!

Terremoto in Umbria: gli ultimi aggiornamenti dopo i sopralluoghi

Dopo la scossa di Terremoto che duramente colpito l’Umbria nella giornata di ieri, scopriamo gli ultimi aggiornamenti odierni. Una serie di scosse di terremoto ha interessato ieri l’Umbria, con epicentro a pochi chilometri da Umbertide e la maggiore con magnitudo 4.6. Si è trattato di eventi superficiali e dovuti a una faglia a basso angolo, forse quella denominata Alto Tiberina. Lo ha spiegto Claudio Chiarabba, direttore del Dipartimento Terremoti dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, secondo cui le scosse registrate nei pressi di Umbertide “sono abbastanza superficiali”.

L’esperto ha spiegato che questi tipi di eventi “avvengono o su una faglia normale a basso angolo chiamata Alto Tiberina o su un segmento che termina su di essa”, ha detto all’ANSA. Faglie che hanno un angolo differente da quelle ‘standard’ che “accomodano l’estensione tipica dell’Appennino, che ha una velocità di 2-3 millimetri l’anno, hanno angoli maggiori, di 50-60 gradi”, ha spiegato ancora Chiarabba. “Gli eventi di ieri sono avvenuti in un piccolo volume vicino all’emersione in superficie di tale faglia.”

Inagibili la parrocchia di Pierantonio, la canonica della frazione di Umbertide, le chiese parrocchiali di Sant’Orfeto e di Rancolfo !

Intanto, a seguito del terremoto, la chiesa della parrocchia di Pierantonio e la canonica della frazione di Umbertide sono risultate inagibili: le scosse hanno danneggiato anche il campanile. A farlo sapere è stata l’Archidiocesi di Perugia. Anche la chiesa di Pierantonio è stata chiusa dopo che sono state riscontrate lesioni “importanti” delle parti strutturali. Stesso provvedimento per le chiese parrocchiali di Sant’Orfeto e di Rancolfo (Perugia), anche queste inagibili. Ulteriori sopralluoghi sono in corso in altre parrocchie ed edifici dell’Archidiocesi.

La protezione civile ha allestito 150 posti letto nella zona dell’epicentro, stando ai primi dati della protezione almeno 200 persone hanno passato la notte fuori casa. In mattinata sono partiti i controlli per la verifica della situazione di strutture pubbliche e abitazioni. Le persone sono state alloggiate presso due palestre. La notte è trascorsa in maniera tranquilla senza ulteriori scosse dopo le due forti della giornata di ieri. Proseguono intanto le verifiche dei vigili del fuoco, protezione civile e tecnici comunali per fare un quadro dei danni.

“È stato un terremoto importante, che solitamente si avverte entro un raggio di 100 Km”. Lo ha affermato Thomas Braun, ricercatore dell’Ingv nella sede di Arezzo. Le segnalazioni all’Ingv sono arrivate da tutto il centro Italia per il terremoto registrato poco dopo le 16,00 con epicentro Umbertide. “Difficile dire a distanza di così poco tempo di quale faglia si tratti molto probabilmente la faglia dell’Umbertide…L’appennino è come se fosse spezzato c’è la parte nord orientale si muove verso la zona balcanica con 1 o 2 millimetri l’anno, mentre l’altra parte sta ferma. Per “accomodare” questo stress si verificano i terremoti”.

Verifiche ancora in corso!

Le verifiche da parte del Dipartimento della Protezione Civile sono ancora in corso. Squadre sono state inviate in ricognizione sul territorio per verificare la situazione. Al momento sono state “segnalate microlesioni su edifici”, “non danni a persone”. Quattro palazzine, 2 abitazioni e un’azienda sono state evacuate. La sede dell’azienda, riferiscono i Vigili del fuoco, presenta una trave lesionata. Gli immobili evacuati sono in zona Pierantonio, Abbadia Montecorona, Pian D’Assino, Umbertide. Lesionata anche la vecchia stazione di Montecorona, da anni non più utilizzata.

Rimangono chiuse le scuole in via preucazionale!

Secondo quanto si è appreso, dai primi sopralluoghi, avviati da subito nelle strutture scolastiche, oltre che nell’ospedale, non sono emersi tuttavia problemi particolari. Rimarranno chiuse anche sabato anche le scuole nei comuni di Perugia, Bastia Umbra e Assisi. Il provvedimento, preso dai sindaci in via cautelativa, consentirà ai tecnici dei rispettivi comuni di fare verifiche per quanto di loro competenza.

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