Il bilancio delle vittime del terremoto di magnitudo 7,8 che ieri ha colpito la Turchia meridionale e la Siria settentrionale continua ad aumentare. La CNN riferisce che, al momento, sono morte 1.800 circa, nella sola Turchia sarebbero almeno 1.014 le vittime, mentre 783 in Siria. La Difesa civile siriana, comunemente nota come Caschi Bianchi (White Helmets), ha dichiarato lo stato di emergenza nel nord-est della Siria a causa di un terremoto avvenuto questa mattina.
Il sisma ha avuto il suo epicentro a 26 km a est della città di Nurdagi, in Turchia, ad una profondità di 18 km, e ha distrutto centinaia di edifici, tra cui case e una cattedrale cattolica del XIX secolo. Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan riceve regolarmente aggiornamenti sulla situazione e le operazioni di soccorso sono ancora in corso, si ritiene che molte persone siano intrappolate sotto le macerie.
“Le prime 24-48 ore sono in genere quelle in cui avviene la maggior parte dei salvataggi“, ha dichiarato un soccorritore, “ma con questo tempo potrebbe essere difficile trovare dei sopravvissuti“. Gli ospedali e le cliniche della provincia di Idlib sono pieni di feriti. In alcune aree, i residenti sfollati vivono in campi di fortuna, mentre altri sono stati sistemati in edifici precedentemente danneggiati da bombardamenti o terremoti.
Terremoto in Turchia e Siria: le dichiarazione del presidente turco Erdogan.
Oggi il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha dichiarato che il recente terremoto del Paese è stato il più grande disastro registrato in Turchia dal 1939. Il terremoto di Erzincan, che 84 anni fa uccise 33.000 persone, è ritenuto responsabile di più morti di qualsiasi altro evento nella storia della Turchia. Nel 1999 Il terremoto di İzmit, di magnitudo 7,6, ha causato 17.000 morti.
“Centinaia di persone sono irreperibili, rimaste sotto le macerie dopo che le loro case sono state distrutte dalla terremoto“, riferisce la televisione citando i sindaci di diverse città costiere e nord-occidentali.
Gli Stati Uniti pronti a fornire assistenza.
Gli Stati Uniti sono “profondamente preoccupati” per il distruttivo terremoto che ha colpito la Siria e la Turchia e il Presidente Joe Biden ha incaricato i funzionari di valutare il modo migliore per aiutare le persone colpite. In una nota diffusa dal consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca Jack Sullivan, il presidente Biden esprime le sue condoglianze per le vittime di questo disastro e sottolinea che gli Stati Uniti sono pronti a fornire tutta l’assistenza necessaria.
Anche l’Italia in prima linea per gli aiuti.
Il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha dichiarato che la Protezione Civile italiana è pronta a fornire assistenza e supporto in caso di emergenza.
L’Europa a supporto per i soccorritori sul campo tramite mappatura satellitare.
Il coordinatore della gestione delle crisi della Commissione europea, Janez Lenarčič, ha dichiarato che il Centro di coordinamento alle emergenze dell’UE, attivo 24 ore su 24 e 7 giorni su 7, è in contatto con le autorità turche e sta utilizzando il servizio di mappatura satellitare di emergenza Copernicus per assistere i primi soccorritori sul campo. Questo supporto contribuirà a garantire una risposta rapida in caso di emergenze in questo periodo di crisi.
Una trasmissione in diretta da Malatya, in Turchia, ha mostrato le conseguenze del terremoto di lunedì nella regione.
È stato rivelato che c’erano scosse di assestamento in tutta la regione e che le persone stavano cercando di trovare i loro familiari e amici che potrebbero essere stati colpiti.