Taglio alle pensioni d’oro e legge di Bilancio: tutte le ultime novità

Le ultime novità sulla legge di bilancio ed il taglio delle pensioni d'oro. Le dichiarazioni di Di Maio ed il commento di Polillo.

Riforma pensioni: ultime novità sulla nona salvaguardia per gli esodati

“Ieri notte siamo rimasti fino a tardi a Palazzo Chigi per trovare gli accordi su alcune delle misure che entreranno nella manovra e alla fine abbiamo raggiunto un ottimo risultato di cui sono molto soddisfatto”, ha dichiarato il Vice Premier Luigi Di Maio, via social, nel commentare il vertice tenuto domenica sera con il Vice Premier Matteo Salvini ed il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte.

“Dentro la manovra ci sono tanti piccoli grandi passi che rimettono l’Italia in carreggiata. C’è il taglio alle pensioni d’oro per ristabilire giustizia sociale. C’è finalmente il pagamento dei debiti da parte della Pubblica Amministrazione verso le aziende creditrici, dopo tante chiacchiere in questi anni gli imprenditori vedranno finalmente miliardi di euro che spettano loro e non rischieranno più di chiudere le loro attività”, ha aggiunto.

Le riforme previste nella Legge di Bilancio

Nella manovra finanziaria “c’è il primo serio taglio del costo del lavoro perché riduciamo le tariffe Inail, le imprese pagheranno meno per i lavoratori e quindi assumeranno di più. Abbiamo confermato l’ecosconto fino a 6.000 euro per le macchine elettriche e non inquinanti senza tassare nessuna delle auto in circolazione né l’acquisto di nuove utilitarie. Solo chi deciderà di acquistare un suv diesel o a benzina o una “super car” extralusso pagherà qualcosa in più. Ovviamente è confermato che l’Iva non aumenterà, che le pensioni minime aumenteranno, che ci sarà il Reddito di Cittadinanza e anche il superamento della Fornero con quota 100″, ha dichiarato Di Maio.

 

A proposito del taglio delle pensioni d’oro, il leader pentastellato ha  chiarito:” Molti di voi mi chiedono se il taglio delle pensioni d’oro sarà nella legge bilancio. Sì: confermo e straconfermo, sia a nome del MoVimento che della Lega come da accordi presi all’ultimo vertice. Ci sarà come ci eravamo impegnati a fare! E su questo non si discute perché siamo d’accordo tutti. Sotto l’albero quest’anno ci saranno meno privilegi e più diritti per iniziare bene il nuovo anno”. I tagli previsti arriveranno fino al 40%.

L’analisi di Gianfranco Polillo

Gianfranco Polillo, esperto in materie economiche, già sottosegretario al Ministero dell’Economia e delle finanze, ha criticato aspramente il disegno della legge di Bilancio 2019. “Si può dire, senza timore di smentita che, a memoria d’uomo (almeno la nostra), mai una manovra economica di fine anno sia stata così rabberciata. Un Guinness dei primati”, ha affermo su “le formiche.net”

“All’origine del caos, quell’impasto di velleitarismo e di pavidità che ha caratterizzato la strategia del governo giallo verde. Anzi più giallo che verde, avendo Di Maio, con lo “storico” intervento dal balcone di Palazzo Chigi, rivendicato una primazia, che la Lega, volente o nolente, gli ha concesso. Si era partiti con lo slogan “spezzeremo le reni” ai burocrati di Bruxelles, salvo cedere le armi quando lo scontro, com’era inevitabile, è divenuto più duro. Ed ecco allora di fronte al rischio sempre più concreto di una “procedura d’infrazione” liberare le colombe”, ha aggiunto.

“A distanza di quasi tre mesi non si conoscono ancora i contenuti specifici della “manovra del popolo”. Qualche dichiarazione rassicurante da parte dei due leader della coalizione su un accordo trovato in extremis. Ma solo domani, sotto l’albero di Natale, capiremo la sorte che ci attende”, ha proseguito Polillo.

“Se vi sarà la tassazione extra sulle auto, nel momento in cui il crollo dei consumi ha messo in ginocchio l’industria automobilistica, in tutta Europa. A quanto ammonterà il taglio sulle cosiddette “pensioni d’oro”. Una sorta di rapina di Stato per chi, nel corso della sua intera vita lavorativa, ha pagato contributi pari al 33 per cento del reddito percepito e tasse con aliquota marginale al 43 per cento, senza contare le addizionali comunali e regionali, che, in alcuni casi, hanno portato il prelievo a sfiorare il 50 per cento”, ha sottolineato.

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