Il caso di Liliana Resinovich potrebbe essere arrivato al momento della svolta decisiva. La donna è stata ritrovata priva di vita in un bosco vicino casa, a Trieste, il 5 gennaio 2022. Quasi ad un anno e mezzo di distanza dalla scomparsa della donna, le indagini sul caso potrebbero essere a un punto di svolta. Secondo quanto riportato da ‘Il Piccolo’, la Squadra mobile di Trieste avrebbe proceduto al sequestro dei telefoni cellulari di Sebastiano Visintin, marito di Liliana Resinovich, e dell’amico Claudio Sterpin.
Ad un punto di svolta nel caso Resinovich!
La decisione arriva dopo il provvedimento del gip Luigi Dainotti che ha disposto la prosecuzione delle indagini. Nel corso delle precedenti indagini era già stata acquisita la copia del traffico telefonico dei cellulari, ma i dispositivi erano stati lasciati nella disponibilità dei due uomini. Il sequestro materiale dei due telefoni potrebbe portare ad una svolta definitiva nel caso di Liliana Resinovich. In molti si chiedono cosa contengano di così rilevante. Lo scopriremo nelle prossime settimane, o magari anche prima.
Intanto emergono anche nuovi reperti in aiuto degli inquirenti!
Intanto, la polizia ha repertato alcuni oggetti, tra cui un frammento dorato di un braccialetto o di una collana e di alcuni blister di compresse vuoti, che una giornalista di Rai 2 ha trovato nel parco dell’ex Ospedale psichiatrico, a pochi passi dal luogo del ritrovamento del cadavere della Resinovich. Saremo veramente arrivati ad un punto di svolta nel caso?