Sparatoria Nicotera: l’omicida si è costituito in carcere a Vibo Valentia

 Francesco Olivieri, che venerdì scorso, tra Limbadi e Nicotera, nel Vibonese, ha ucciso due persone e ferito un'altra, si è costituito la scorsa notte nel carcere di Vibo Valentia.  Il personale del carcere ha avvertito immediatamente i carabinieri.

Sparatoria Nicotera: l'omicida si è costituito in carcere a Vibo Valentia

Francesco Olivieri, che venerdì scorso, tra Limbadi e Nicotera, nel Vibonese, ha ucciso due persone e ferito un’altra, si è costituito la scorsa notte nel carcere di Vibo Valentia.  Il personale del carcere ha avvertito immediatamente i carabinieri, che hanno preso in consegna il killer e lo hanno portato in caserma, dove é stato sottoposto all’interrogatorio da parte del pm della Procura della Repubblica di Vibo Valentia.

Finita la fuga di Francesco Olivieri, si è costituito in carcere a Vibo Valentia.

Nel corso dell’interrogatorio, condotto dal pm Concettina Iannazzo, l’omicida è stato sentito sul movente che lo ha indotto a uccidere a Nicotera, Giuseppina Mollese e Michele Valerioti dopo averli raggiunti nelle rispettive abitazioni. Al momento non è trapelata alcuna indiscrezione.

Ieri, i carabinieri, nelle campagne di Spilinga avevano trovato l’automobile data alle fiamme di Francesco Olivieri. All’interno non era però stato rinvenuto il fucile che l’uomo ha utilizzato per compiere la strage e che non aveva con sé nel momento in cui si è presentato in carcere.

Si è ipotizzato che Olivieri potesse avere avuto un complice che l’avrebbe aiutato nella sua fuga, durata tre giorni ma, evidentemente, l’uomo pluriomicida, potrebbe aver fatto tutto da solo. Francesco Olivieri, ora dovrà chiarire i motivi del suo gesto e spiegare perché dopo tanto tempo ha voluto mettere in atto la sua vendetta. Al magistrato dovrà anche spiegare chi è stato a fornirgli le armi che ha utilizzato per compiere gli omicidi.

Gli abitanti, durante la fuga del pluriomicida, assaliti dalla paura e dal terrore, sono rimasti chiusi nelle loro abitazioni nella intera giornata di sabato e domenica, e hanno deciso di non mandare i figli a scuola. Infatti, la scuola primaria di Limbadi, sabato è rimasta quasi deserta.

Francesco Oliviero, secondo le indagini condotte, era pronto ad uccidere anche lo zio, fratello del padre, titolare di un’impresa edile e il medico Pasquale Pagano, entrambi di Nicotera. Lo zio in passato lo aveva fatto lavorare per alcuni periodi assieme ai fratelli nella sua azienda. I quali lo avrebbero anche ripreso, sgridandolo, quando non assolveva al meglio il proprio lavoro. Questo sarebbe bastato per far covare il forte desiderio di vendetta.

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright MyMagazine.news

Informazioni sull'autore