Lunedì 7 e martedì 8 gennaio 2019 è stato proclamato uno sciopero dalla sigla sindacale Saese che rischia di far prolungare le vacanze natalizie agli studenti. I docenti e personale ATA protestano contro provvedimenti politico-legislativi del Governo in ambito scolastico e, dunque, le lezioni potrebbero essere sospese. Come riferisce il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca nella nota n. 35344 del 19/12/2018.
Le due giornate di protesta riguardano, come precisato nel documento del Miur, “tutto il personale personale docente ed ATA, a tempo indeterminato e determinato, atipico e precario in servizio in Italia, nelle scuole e nelle istituzioni italiane all’estero“. Chi vi aderisce non è obbligato a informare gli istituti scolastici di appartenenza, quindi è praticamente impossibile sapere prima se le lezioni si terranno normalmente o meno. “Essendo l’istruzione un servizio pubblico essenziale – ha ricordato il ministero – lo sciopero va esercitato in osservanza delle regole e delle procedure fissate dalla normativa vigente“.
Il motivo della protesta di docenti e personale ATA
La protesta indetta dal sindacato Saese è per manifestare la “totale contrarietà ai provvedimenti politico legislativi del governo in ambito scolastico”, come si legge nel comunicato diffuso dalla sigla. Saese chiede al Miur di “iniziare una vera propria guerra contro la corruzione nell’edilizia scolastica“.
Il consiglio è quello di verificare le comunicazioni delle singole scuole, sul registro elettronico o sul sito internet ufficiale istituto degli istituti, rispetto allo sciopero di inizio gennaio. Nel dettaglio, maestri e professori si asterranno dal lavoro il primo giorno dopo il rientro, l’8 gennaio, per protestare contro la sentenza del Consiglio di Stato che ha dichiarato che il diploma magistrale non è un titolo abilitante.