Santa Caterina d’Alessandria nacque in un’agiata famiglia di sangue reale ed ebbe un intelletto e una bellezza veramente notevoli. Sin dalla fanciullezza si dedicò agli studi di scienze e filosofia. Quando sentì parlare della religione cristiana se ne interessò subito, e mise la sua intelligenza al servizio di Cristo. Comprese che Gesù Cristo era quello che cercava, e il Signore la volle come sua sposa.
Si fece battezzare e si dedicò alle opere di beneficenza per i poveri e i derelitti. Le sue opere di carità giunsero alle orecchie dell’Imperatore Massimino, noto per la sua ferocia. Questi la fece portare nel suo palazzo per conoscerla di persona. Lei professò subito la sua fede cristiana, suscitando l’ira dell’Imperatore Massimino, che cercò di costringerla a fare un sacrificio a Giove. Al suo rifiuto decise di affidarla ai filosofi pagani, ma lei li convertì tutti al cristianesimo.
Latte al posto del sangue!
Allora Massimino volle infliggere a Caterina un supplizio esemplare, condannandola al rogo, ma solo dopo che il corpo venisse legato a una ruota e le venissero strappate le carni dalle ossa con uncini. Quando i carnefici iniziarono ad eseguire gli ordini e misero a contatto il corpo di Caterina con la ruota questa si spezzò. Al che l’Imperatore ordinò che fosse decapitata fuori dalle mura della città. Il boia le mise una fascia sugli occhi perché non vedesse nulla, e quando la sua testa fu recisa, da lì iniziò a sgorgare del latte abbondante, a riprova di quanto ella fosse innocente.
