Sanremo 2019, conferenza stampa: Claudio Baglioni dice “Non sarà un Festival politico”

Dal 5 al 9 febbraio 2019 su Rai1 in diretta dal Teatro Ariston trasmesso Festival di sanremo 2019. Oggi prima conferenza stampa quotidiana.

Sanremo 2019, conferenza stampa: Claudio Baglioni dice "Non sarà un Festival politico"

La 69esima edizione del Festival di Sanremo sta per cominciare. La più importante kermesse musicale italiana che si svolgerà al Teatro Ariston dal 5 al 9 febbraio 2019 trasmessa in diretta su Rai Uno sarà condotta da Claudio Baglioni, Claudio Bisio e Virginia Raffaele. Oggi si è tenuta la prima conferenza stampa quotidiana che accompagnerà questa settimana dedicata a Sanremo 2019.

Sanremo 2019, prima conferenza stampa, Claudio Baglioni “Non sarà un Festival politico”

Ad aprire la conferenza è stato il sindaco di Sanremo, Alberto Biancheri, che nel suo intervento ha sottolineato che a livello turistico già si tratta di un’edizione da record, in quanto alberghi e strutture turistiche hanno registrato il sold-out. Teresa De Santis, nuovo direttore di Rai 1 ha dichiarato: “Il mio ruolo viene inaugurato dall’evento più difficile da gestire, ma anche di maggiore successo. Un asset strategico per la Rai. Si è parlato di screzi tra me e Claudio baglioni, ma tra me e lui c’è sempre stato confronto fruttuoso e cordiale. L’aver riportato tutto alla musica italiana è importante. Quando si parla di ospiti internazionali, dobbiamo ricordarci che anche i nostri artisti sono internazionali. Qualcuno ha parlato di festival autarchico e sovranista, ma qui si tratta solo di sottolineare l’importanza dell’identità artistica“.

Per quanto riguarda le accuse di confitto d’interessi al direttore artistico, ha aggiunto: “Penso per esempio al Live Aid, è molto frequente che siano le filiere amicali a creare le condizioni per arrivare al massimo del risultato. Nel caso di Baglioni quando si fa un contratto ad un artista vivente e operante, è normale che abbia rapporti anche con l’industria della produzione musicale e dunque sta alla sua coscienza, che credo sia molto forte, portare avanti i risultati. E mi pare che lo scorso festival lo abbia ampiamente testimoniato. Baglioni ha 50 anni di storia e un profilo internazionale e non penso che voglia buttare alle ortiche questa esperienza per finire nelle strettoie di chissà quali oscure macchinazioni e veder denigrare la sua arte. Baglioni non ha bisogno di chissà quali sovvenzioni né di chissà quali giochi di potere. Credo che non ci sia altro da aggiungere da questo punto di vista“.

Infine, Claudio Baglioni, ha spiegato che “Sarà un Festival molto simile a quello anno scorso più che nazional popolare, sarà popolar nazionale perchè ritengo che l’internazionalità sia nel fatto che molti degli artisti italiani sono grandi artisti anche all’estero“. Ed ha promesso che “Non sarà un Festival politico”.

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