La morte improvvisa di Sandro Mayer, nella mattinata di venerdì 30 novembre 2018 ha lasciato un vuoto incolmabile in tutti quelli che lo conoscevano. Infatti, sono stati tantissimi i messaggi di cordoglio scritti sui social appena diffusa la notizia della sua scomparsa. Dopo la morte del giornalista e direttore del settimanale Di più, in molti hanno sostenuto che è morto a seguito di una lunga malattia. Versione che però è stata smentita dalla figlia del giornalista, Isabella Mayer che ha rivelato la verità sugli ultimi giorni di vita del padre.
Le rivelazioni di Isabella Mayer sugli ultimi giorni di vita del padre Sandro
Isabella Mayer in collegamento a Pomeriggio 5 condotto da Barbara D’Urso, ha spiegato che “È successo all’improvviso, ha avuto una brutta infezione“. Dunque, Sandro Mayer è morto all’improvviso, a causa di una terribile infezione che l’ha colpito senza lasciargli nessuno scampo. “Non era malato, è morto all’improvviso per una brutta infezione – ha raccontato Isabella Mayer ai microfoni di Pomeriggio 5 -. È successo tutto all’improvviso per una brutta infezione. Ci tengo a precisare che è stata una cosa inaspettata, arrivata in una settimana, al massimo due. Il 10 novembre era il mio compleanno e stava bene”.
A rendere ancor più brutta la scomparsa del padre, è il fatto che Isabella è incinta al settimo mese. “È stato in ospedale e pensava di uscire dopo pochi giorni, purtroppo non ne è più uscito. Volevo precisare che è mancato a Milano, non a Roma. E un’altra cosa: non amava dire la sua età. Lui è più giovane, non aveva gli anni che avete detto”. “Lui non amava parlare di sé malato quindi dobbiamo parlare di altro – ha concluso Isabella Mayer, cercando di rispettare la memoria e la volontà di suo padre Sandro Mayer-. Mi piace ricordarlo non per la malattia che è arrivata all’improvviso”. La donna, al settimo mese di gravidanza e già mamma di un altro figlio, ha infine condiviso l’ultimo ricordo del padre: “L’ultima volta che l’ho visto sono andata via perché dovevo fare un’ecografia e lui, sorridente, mi ha chiesto di mandargli una foto. Mi ha salutato col sorriso”.
