Finisce oggi il lungo silenzio del Professore. E finisce con la sua ‘investitura’ nei riguardi di Gentiloni e del suo governo. Il suo sostegno va al centrosinistra del premier Paolo Gentiloni e soprattutto a Insieme, di cui fanno parte l’ex ministro Giulio Santagata, con i socialisti di Nencini e i Verdi di Bonelli. Romano Prodi sceglie un incontro elettorale di Insieme a Bologna. Ad esso partecipa anche Gentiloni, come in un simbolico e pubblico passaggio di testimone.
Romano Prodi: “Occorre una nuova legge elettorale”.
Il Professore ha anche sottolineato l’esigenza di una modifica dell’attuale legge elettorale, cosa che aveva fatto fin dall’inizio di questa legislatura. Prodi è stato piuttosto severo nei confronti di Liberi e Uguali, il movimento guidato da Pietro Grasso nel quale, tra gli altri, sono confluiti gli ex democratici D’Alema e Bersani. A questa nuova forza politica Prodi – che è stato il fondatore dell’Ulivo – rimprovera di essere causa di indebolimento del centrosinistra, a tutto vantaggio del centro – destra di Berlusoni e Salvini.
Il grave errore di Bersani e D’Alema.
Secondo Romano Prodi, Bersani e D’Alema non fanno parte della coalizione di centrosinistra, anche se li ha chiamati ‘amici’ da momento che hanno lavorato per molto tempo insieme. Ebbene, essi sono ancora amici, ma – sempre secondo colui che, non a caso, è stato il fondatore dell’Ulivo – hanno commesso un grave errore perché in questo momento bisognava stare tutti assieme per decidere insieme il futuro del Paese. E questo è possibile soltanto vincendo. Ecco perché Romano Prodi è qui per sostenere la coalizione di centrosinistra e in particolare il movimento «Insieme», che porta avanti la logica che era stata il suo sogno, di vedere unito il centrosinistra. Ci vuole una coalizione di centrosinistra forte perché è l’unica che mette insieme i due valori più importanti: più Europa e meno disuguaglianze.
