Dalle ultime indiscrezioni circolate, l’opzione donna dovrebbe essere prorogata nella legge di Bilancio 2019, si attendono conferme. Per quanto riguarda il testo della Nota di aggiornamento al Def, contenente anche le proiezioni di costo sarà discusso alla Camera a partire dal prossimo 11 ottobre 2018.
Riforma pensioni, tutte le ultime novità su opzione donna: requisiti e beneficiari.
L’opzione donna è una forma di pensione anticipata destinata alle sole lavoratrici, che consente di ritirarsi con 35 anni di contributi e un requisito di età che per le dipendenti è pari a 57 anni e sale a 58 anni per le autonome, accettando però un calcolo interamente contributivo della pensione.
“Per il 2019, dunque, era stata proposta una nuova estensione dell’opzione in più vasto quadro di Riforma Pensioni, che vede protagoniste anche le due formule quota 100 e pensione anticipata con 41 anni di contributi.” si legge sul sito pmi.
I nuovi requisiti sono ancora un’incognita, secondo le ultime indiscrezioni, si parla di una proroga Opzione donna con il raggiungimento dei requisiti contributi e anagrafici fino al 31 dicembre 2019. Se la misura verrà accettata, aumenterà la platea degli aventi diritto, includendo anche le lavoratrici nate nel 1961-1962.
Sulla sua pagina Facebook, il deputato di Fratelli d’Italia, Walter Rizzetto ha scritto: “Nota aggiornamento Def. Quota 100 con 62 anni di età e 38 anni di contributi. No Quota 41 #Q41. No Opzione Donna #opzionedonna. No salvaguardia definitiva #esodati. Ecco, tutto qui”.
Queste parole non sono state accolte bene né dai lavoratori precoci, né dalle lavoratrici che aspettano una proroga di Opzione donna, né dagli esodati che ancora sono in attesa di una salvaguardia. In attesa di capire se qualcosa cambia durante l’iter parlamentare di approvazione del Def.
