Pensioni: modifiche legge Fornero con quota 100 e pensione di anzianità con 41 anni di contributi!

Pensioni: le ultime novità sulle riforme del sistema pensionistico e sul superamento della legge Fornero vengono fornite dalla Bce e da Cesare Damiano.

Riforma pensioni: superamento e modifiche legge Fornero, quota 100 e 41, lavori gravosi, ape strutturale!

Il programma di modificare la Legge Fornero proposto dal nuovo governo viene valutato dalla Banca centrale europea che analizza gli sviluppi economici e monetari dell’area euro. Per l’Italia, l’istituto di Francoforte, sottolinea che «il rovesciamento delle riforme attuate» può costituire un rischio. In Italia e Spagna, secondo la Bce, «il rischio che si compiano passi indietro rispetto alle riforme pensionistiche precedentemente adottate sembra elevato».

«È necessario proseguire gli sforzi di risanamento delle finanze pubbliche nel pieno rispetto del Patto di stabilità e di crescita» ha spiegato Francoforte nel bollettino economico in sui si sottolinea come «in particolare, per i paesi con alti livelli di debito sono indispensabili ulteriori sforzi di consolidamento per condurre stabilmente il rapporto fra debito pubblico e Pil su un percorso discendente». Perchè «il forte indebitamento li rende particolarmente vulnerabili in caso di futuri rallentamenti dell’attività economica o di nuovi episodi di instabilità nei mercati finanziari».

L’allarme della Bce sulle riforma pensioni proposta dal nuovo governo.

Sembra esserci un elevato rischio che le riforme delle pensioni adottate in precedenza siano cancellate“. Lo nota la Banca centrale europea nel bollettino economico in un articolo dedicato all’invecchiamento della popolazione e ai costi previdenziali.

La Banca centrale europea “ha concluso che i progressi verso un aggiustamento durevole dell’inflazione sono stati considerevoli” nell’Eurozona. Tuttavia occorre ancora un “ampio grado di accomodamento monetario” e il consiglio direttivo “è pronto ad adeguare tutti i suoi strumenti, ove opportuno, per assicurare che l’inflazione continui ad avvicinarsi stabilmente al livello perseguito”.

I primi commenti di Matteo Salvini dopo l’allarme lanciato dalla Bce.

“Se ne faranno una ragione”. Matteo Salvini replica così al comunicato economico della Bce sulla riforma della legge Fornero che il governo giallo-verde ha nel cassetto (e nel programma elettorale). A Radio Capital il ministro dell’interno ha dichiarato: “La BCE dice che rischiamo a toccare la Legge Fornero? Lo dicono tutti da anni… se ne faranno una ragione. La smonteremo ripartendo da quota 100“.

Le considerazioni di Domenico Proietti della Uil sulle preoccupazioni della Bce.

Secondo Domenico Proietti, segretario confederale Uil,”La Bce può stare tranquilla: i provvedimenti adottati negli ultimi due anni nel sistema previdenziale, sotto la forte spinta del sindacato, volti a reintrodurre elementi di equità e di giustizia, sono pienamente compatibili con l’equilibrio dei conti pubblici”. Secondo il segretario confederale della Uil “questa opera deve continuare per riallineare l’eta’ di accesso alla pensione in Italia a quello che avviene nei Paesi della Ue a 63 anni”.

“Oggi, in Italia – spiega Proietti – si va in pensione 4 anni dopo rispetto alla media europea e i lavoratori italiani non devono continuare a subire questa ingiustizia”.

Per la Uil, il nuovo governo “deve realizzare una reale flessibilità di accesso alla pensione per tutti i lavoratori a 63 anni, valorizzare, ai fini previdenziali, il lavoro di cura svolto dalle donne, superando le disparità di genere e sostenere le future pensioni dei giovani, prevedendo un meccanismo adatto a colmare i buchi contributivi nelle carriere più discontinue.”

Riforma delle Pensioni: i commenti di Cesare Damiano sull’allarme lanciato dalla Bce.

“La Bce getta un allarme infondato e tardivo circa un dietrofront sulla riforma delle pensioni in Italia”. Lo dichiara Cesare Damiano, del Partito democratico, a proposito dei contenuti del bollettino economico della Bce.

“Forse non si e’ accorta- continua- che, superare gradualmente la legge Fornero, è un obiettivo che abbiamo già realizzato nella scorsa legislatura, restituendo ai pensionati 20 miliardi di euro con 8 salvaguardie, l’Ape e altre misure.

Quota 100 e 41: obiettivi da perseguire trovando la strada giusta.

Reintrodurre le Quote (non dai 64 anni di età come propone Di Maio, ma dai 63 anni come proponiamo noi) e la pensione di anzianità con 41 anni di contributi, è un obiettivo che abbiamo sempre perseguito, e in parte realizzato, ma per il quale non c’erano tutte le risorse necessarie per raggiungere il traguardo al 100%. Su questa bisogna continuare, ma andando nella direzione giusta”.

Grave errore eliminare l’ape sociale che tutela le fasce deboli, ossia chi svolge lavori gravosi, le lavoratrici, i disoccupati e chi convive con un portatore di handicap.

Per Damiano “eliminare l’Ape sociale sarebbe un grave errore che punirebbe in particolare chi svolge lavori gravosi, le lavoratrici, i disoccupati e chi convive con un portatore di handicap. In sostanza, le categorie più deboli che avrebbero soli svantaggi da una Quota 100 che parte dall’età di 64 anni.

Infine, va rilevato che la Bce commette l’errore di identificare le riforme previdenziali e, quindi, l’equilibrio pensionistico, con la sola legge Fornero. In realtà, come e’ stato ampiamente dimostrato, il risparmio di 60 punti di Pil, pari a circa 900 miliardi di euro, che si conseguira’ dal 2004 al 2050, e’ dovuta all’insieme delle riforme (Maroni, Damiano, Berlusconi e Fornero) realizzate dal 2004 a oggi. La legge Fornero incide solo per un terzo e quindi il suo superamento graduale non comprometterebbe l’equilibrio dei conti”, conclude Damiano.

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