Riforma pensioni, Salvini: “Quota 100 senza penalizzazioni e tetti”

Al termine del vertice sulla nota di aggiornamento del Def Salvini ha assicurato che il superamento della Fornero non prevederà particolari limiti.

Riforma pensioni, Salvini: "Quota 100 senza penalizzazioni e tetti"

Al termine del vertice sulla nota di aggiornamento del Def il vicepremier e ministro dell’Interno Matteo Salvini ha assicurato che il superamento della Fornero con la Quota 100 non prevederà particolari limiti o paletti.

Riforma pensioni, il vicepremier Matteo Salvini: “Quota 100 senza penalizzazioni e tetti”.

A proposito della riforma delle pensioni, il vicepremier Matteo Salvini ha detto sarà “senza penalizzazioni, senza paletti, senza limiti, senza tetto al reddito“. “Vuol dire che potenzialmente possono andare finalmente in pensione 400mila persone e si liberano altrettanti posti di lavoro. Vuol dire che 400mila truffati da quella legge sono finalmente liberi di tornare alla vita” ha spiegato il vicepremier e ministro dell’Interno.

Le misure del contratto di governo, reddito di cittadinanza, riforma della legge Fornero, introduzione della flat tax, assunzione straordinaria delle forze dell’ordine che saranno contenute, tra le altre, nella prossima manovra partiranno, come riferiscono fonti della Lega e M5S, all’inizio del prossimo anno e saranno finanziate con una copertura di circa 20 miliardi di euro di cui 10 per il reddito di cittadinanza, 7 per la Fornero, 2 per la flat tax, 1 per le assunzioni straordinarie.

Il vicepremier Salvini ha aggiunto che la manovra includerà “la flat tax al 15% per le partite Iva e i piccoli dimenticati dalla sinistra, e uno sconto fiscale per le imprese che investiranno assumendo o acquistando macchinari. Insomma, una pesante e abbondante manovra a favore di imprese, autonomi e partite Iva”. Poi il ministro dell’Interno ha concluso annunciando anche un “piano straordinario di assunzione per circa 10mila donne e uomini nelle forze dell’ordine”.

Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha annunciato l’accordo di governo sul deficit, dove il rapporto disavanzo-Pil rimane confermato al 2,4% solo per il 2019, per poi scendere al 2,1% nel 2020 e all’1,8% nel 2021.

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright MyMagazine.news

Informazioni sull'autore