Riforma pensioni, Roberto Ghiselli denuncia quota 100 con paletti è insufficiente, occorre confronto!

Il Segretario confederale della Cgil ha commentato la riforma delle pensioni e il superamento della Legge Fornero con introduzione della quota 100.

Riforma pensioni, Roberto Ghiselli denuncia quota 100 con paletti è insufficiente, occorre confronto!

Il governo Lega-M5S, per il superamento della Legge Fornero è al lavoro sull’introduzione della Quota 100 che prevede l’uscita dal mondo del lavoro quando la somma fra età anagrafica e contributi annui versati al fisco raggiunge il valore 100.

Nella prossima legge di bilancio l’introduzione di Quota 100 potrebbe prevedere specifici paletti, tra requisiti di età e contributi versati. Per beneficiare della quota 100 saranno richiesti almeno 64 anni di età e 36 anni di contributi. Il Segretario confederale della Cgil, Roberto Ghiselli ha denunciato che quota 100 con paletti è insufficiente.

Riforma pensioni, Roberto Ghiselli denuncia quota 100 con paletti è insufficiente. Occorre confronto tra sindacato e governo.

“Il tema della previdenza e quello di una riforma complessiva che superi la legge Fornero sembrano essere stati depennati dall’agenda del Governo”. Lo ha osservato il segretario confederale della Cgil nazionale, Roberto Ghiselli commentando la conferenza stampa tenuta dal presidente del consiglio Giuseppe Conte durante la quale non si è fatto alcun accenno alla questione.

Altre fonti, ha proseguito il dirigente del sindacato hanno ipotizzato l’intenzione di varare esclusivamente la cosiddetta ‘quota 100’, misura che se realizzata con i vincoli e le penalizzazioni previste riguarderebbe pochissimi lavoratori e altro non sarebbe che un ulteriore parziale ritocco alla legge Fornero che rimarrebbe intatta nel suo impianto.

Secondo quanto riportato dal sito di Rassegna Sindacale, Roberto Ghiselli ha notato che non è stata data “risposta sulle pensioni dei giovani e di coloro che hanno avuto e avranno carriere deboli e discontinue, alle donne con la proroga di opzione donna e per il riconoscimento del lavoro di cura, al tema dei 41 anni e ai lavori gravosi, agli esodati che attendono un immediato intervento che sani definitivamente il problema. Senza considerare che di fatto viene così confermato l’insopportabile meccanismo dell’aspettativa di vita”.

Per questo motivo il segretario confederale della Cgil nazionale ha chiesto ancora una volta che venga riaperto il confronto tra Governo e sindacati.

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