Secondo quanto affermato da Marialuisa Faro, deputato nel Movimento Cinque Stelle, le attese riforme in materia di pensioni non verranno introdotte mediante emendamenti alla Legge di Bilancio. Nel corso del suo intervento in Aula per l’approvazione della Legge di Bilancio 2019, ha dichiarato, infatti, che gli interventi sulla previdenza “saranno contenuti in decreti collegati”.
“Nella manovra finanziaria abbiamo stanziato i fondi che copriranno queste misure in modo strutturale”, ha precisato. Non sarebbe previsto, dunque nessun emendamento governativo alla manovra con tema le pensioni, contrariamente a quanto inizialmente annunciato da vari esponenti dell’Esecutivo. L’attesa di quanti attendevano delle risposte dalla legge di Bilancio sulla previdenza sembra dilatarsi ulteriormente.
Le dichiarazioni del sottosegretario Durigon
Il Ddl Bilancio era stato già molto criticato proprio per l’assenza del cosiddetto “pacchetto pensioni”, ossia una serie di interventi rivolti alla modifica del sistema previdenziale. Sono molte le tematiche legate alle pensioni per le quali si attendeva risposta dalla manovra finanziaria, tra cui la proroga di Opzione donna, la nona salvaguardia degli esodati e la revisione del meccanismo di adeguamento automatico all’aspettativa di vita.
L’espressione massima delle volontà dell’esecutivo di voler “superare” la legge Fornero resta comunque l’introduzione di Quota 100, ma anche questa misura sembra dover attendere. Il sottosegretario al Ministero del lavoro, Claudio Durigon, nei giorni scorsi aveva dichiarato che il Governo stava valutando se inserire i provvedimenti sulle pensioni mediante emendamenti alla Manovra, una volta che fosse giunta in Senato, oppure servirsi di appositi decreti legge. Le affermazioni dell’On. Faro potrebbero indicare che la decisione è stata presa.
