Riforma pensioni: le ultime novità su Quota 100, nona salvaguardia e proroga dell’Ape sociale

Le ultime novità sulla riforma delle pensioni. Le dichiarazioni di Claudio Durigon, Cesare Damiano, Luigi Metassi ed Orietta Armiliato.

Riforma pensioni 2019: le ultime novità su Quota 100 e flessibilità in uscita

Nessuna novità su Quota 100 dalla trattativa in corso tra il Governo e l’UE. Il sottosegretario al Ministero del lavoro Claudio Durigon, in un’intervista al Gazzettino,ha ribadito quanto già noto sulla nuova misura per le pensioni anticipate. Innanzitutto Quota 100 avrà una durata triennale, non sarà quindi un intervento di carattere strutturale. “Il primo anno i potenziali interessati sono 350mila, perché si accumulano anche coloro che maturano il diritto prima della fine di quest’ anno e quindi magari avranno un po’ di più dei 62 anni di età e dei 38 di contributi. Nell’arco di un triennio poi si arriverà a 800mila persone. Naturalmente non tutti quelli che hanno i requisiti faranno questa scelta. Alcuni per vari motivi preferiranno restare al lavoro”, ha dichiarato il sottosegretario.

Per quanto riguarda i costi dell’intervento sulle pensioni, Durigon ha precisato:” Sarà intorno ai 4,7 miliardi il primo anno, quindi circa due in meno di quanto originariamente previsto e poi di circa 8 miliardi per ciascuno dei due anni successivi”. “Questi sono gli importi e vanno bene così, non c’è proprio spazio per ridurli ancora”, ha puntualizzato, aggiungendo:”Soglie e vincoli sono pensati, non casuali”.

Riforma delle pensioni e legge di Bilancio 2019

“La prossima settimana sarà cruciale per la legge di Bilancio”, ha dichiarato Cesare Damiano, dirigente del Partito democratico. “Poiché non sappiamo ancora quali saranno i contenuti di questa manovra, al momento ‘fantasma’ e sottoposta a revisione dall’Europa, e non sappiamo se ci saranno dei decreti che riguardano addirittura Quota 100 e Reddito di cittadinanza, vogliamo, per il bene del Paese, fare alcune domande al Governo: verranno prorogate al 31 dicembre 2019 tutte le graduatorie della Pubblica Amministrazione, di vincitori e idonei, attualmente vigenti? Verranno esentati, come promesso, gli ambulanti dalla applicazione della direttiva Bolkestein?”.

Ed ancora:”Andrà in porto la nona salvaguardia per gli esodati? Verrà prolungata la sperimentazione di Opzione Donna? Verrà prorogata e resa strutturale l’Ape sociale? Si potrà andare in pensione con 41 anni di contributi, indipendentemente dall’età anagrafica? Verrà abolita l’assurda ecotassa sulle automobili?”. “Tutte queste domande riguardano argomenti cruciali per la vita dei cittadini e fanno parte delle promesse contenute nel Contratto di Governo gialloverde. Verranno mantenute?”, ha sottolineato l’esponente dem.

Il punto di Luigi Metassi 

“Cesare Damiano interviene ancora a sostegno della nona salvaguardia”, ha osservato Luigi Metassi, amministratore del Comitato “Esodati, Licenziati e Cessati”. “Appare sempre più evidente che gli unici interventi realmente sostenibili sono quelli a basso impatto economico e non strutturali. Il Comitato “Esodati Licenziati e Cessati” si augura vivamente che le forze di governo se ne facciano pure loro una ragione e dispongano di conseguenza. Altrettanto il Comitato si augura che dalle attuali parole di Damiano possa aprirsi una concreta linea di dialogo costruttivo con le istituzioni, allo scopo di definire correttamente ed esaurientemente i perimetri d’applicazione della salvaguardia o come si preferirà chiamarla”, ha affermato.

A proposito della salvaguardia per  i 6.000 esodati rimasti esclusi dai precedenti interventi, Metassi ha precisato: “Il provvedimento è urgente e inderogabile, stante le condizioni di estrema indigenza di molti esodati e stante il grave stress psicologico al quale tutti loro sono sottoposti ormai da sette anni”. Sulla materia occorre però fare preventiva chiarezza, onde evitare di adottare misure inefficaci, in particolare nei confronti delle donne e delle carriere discontinue in genere (vedi Quota 100 o 41), e per evitare di elargire benefici a categorie o nicchie di lavoratori che esodati non sono (vedi l’insistenza con la quale altri comitati chiedono di di salvaguardare le lavoratrici di cui all’Art. 1, comma 9 della Legge 243/2004)”, ha sottolineato.

La proroga dell’Ape sociale 

Il Governo sembra intenzionato a prorogare l’Ape sociale, misura per le pensioni anticipate con onere a carico dello Stato. ” Noi del CODS, dopo aver sostenuto l’istituto dell’ Ape Sociale durante la scorsa legislatura, ci auguriamo davvero che il governo si risolva a prorogarla”, ha dichiarato Orietta Armiliato, amministratrice del Comitato Opzione Donna Social.

Ape Social, infatti, è l’unica misura pensionistica ‘ponte’ che apporta tutele e garanzie ai lavoratori con situazioni disagiate nonché alle donne anche se solo a chi, oltre essere lavoratrice è anche madre. Ma, intanto, in questa valle di carenza economica e di welfare inesistente, qualcosa è, senz’altro è lo sprone ad andare avanti nella determinazione di poter ottenere per TUTTE LE DONNE il riconoscimento del LAVORO DI CURA”, ha sottolineato Armiliato.

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