Riforma pensioni, le ultime novità sul blocco adeguamento aspettativa di vita

Dal 2019 è previsto l’adeguamento delle aspettative di vita che andrà ad incrementare di 5 mesi l’età pensionabile. Ma tuttavia ci potrebbe essere blocco.

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Dal 2019 è previsto l’adeguamento delle aspettative di vita che andrà ad incrementare di 5 mesi l’età pensionabile per le varie misure previdenziali. Ma tuttavia ci potrebbe essere il blocco dell’età pensionabile per la pensione anticipata.

In una nota del ministero è possibile leggere che il vicepremier e ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico Luigi Di Maio, ha dato mandato ai tecnici del governo di trovare una soluzione all’aumento dell’adeguamento delle aspettative di vita.

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Nella nota diffusa dal ministero del Lavoro viene riportato che il ministro Luigi Di Maio: «ha incontrato le associazioni che rappresentano i lavoratori lasciati senza tutele dalla riforma Fornero con una lunga storia contributiva. Ha ascoltato le istanze e le difficoltà dei cosiddetti “quota 41 anni” e ha dato mandato ai suoi tecnici di lavorare ad una soluzione da portare in legge di bilancio partendo anche da un’ipotesi di sterilizzazione dell’aspettativa di vita».

A partire dal 1 gennaio 2019, in osservanza della circolare n. 62 del 4 Aprile 2018 emanata dall’Inps, per andare in pensione bisognerà aver raggiunto 43 anni e 3 mesi di contributi per gli uomini, mentre per le donne 42 anni e tre mesi. Attualmente il termine è di 42 anni e 10 mesi per i primi e 41 anni e 10 mesi per le seconde.

Tale adeguamento all’aspettativa di vita coinvolgerà anche i “lavoratori precoci” che dovranno accumulare 2154 settimane di contributi (pari a 41 anni e 5 mesi) rispetto agli attuali 41 anni. Il blocco dell’aumento dell’età pensionabile di 5 mesi è previsto solamente per i lavoratori addetti a mansioni gravose e quelli addetti a mestieri usuranti. Per beneficiarne la domanda va presentata in modalità telematica all’INPS corredata da una serie di documenti.

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