Riforma pensioni, le ultime novità su quota 100 ed esodati

L'esecutivo è al lavoro sul'impostazione della prossima Legge di Bilancio che dovrà contenere anche la riforma delle pensioni mira superamento Fornero.

Riforma pensioni, le ultime novità su quota 100 ed esodati

L’esecutivo Lega-M5S è al lavoro sul’impostazione della prossima Legge di Bilancio che dovrà contenere anche la riforma delle pensioni. Il governo Conte, per superare la Legge Fornero è al lavoro su diverse opzioni: introduzione della Quota 100, quota 41 e la proroga opzione donna.

Pensioni: per quota 100 non è escluso il paletto dei 65 anni.

La “Quota 100” prevede l’uscita dal mondo del lavoro quando la somma fra età anagrafica e contributi annui versati al fisco raggiunge il valore 100, con un limite minimo a 64 anni e 36 di contributi. Ma non si esclude la possibilità di alzare l’età minima a 65 anni e di abbassare a 35 anni l’anzianità contributiva richiesta.

Per quanto riguarda quota 41 l’esecutivo sta ragionando sull’aumentare di un anno il requisito di anni di contributi richiesto che permetterebbe di andare in pensione con il solo requisito contributivo dei 42 anni e senza obbligo di raggiungimento di alcun requisito anagrafico.

Riforma pensioni: CGIL, CISL e UIL sulla questione degli esodati.

Cgil, Cisl e Uil hanno scritto al vicepremier e ministro del lavoro Luigi Di Maio, dopo che il Comitato esodati licenziati e cessati è rimasto deluso per la mancanza di ogni riferimento alla nona salvaguardia degli esodati, per riaprire urgentemente il tavolo relativo alla riforma delle pensioni.

Per il Segretario confederale della Cgil, Roberto Ghiselli, quello che è conta è ciò che è contenuto nella piattaforma sindacale unitaria: “compresa la richiesta di una soluzione definitiva per gli esodati, problema che abbiamo richiamato in ogni circostanza”.

Domenico Proietti, Segretario confederale della Uil, invece ha sottolineato che il sindacato si è sempre impegnato per il completamento delle salvaguardie per gli esodati. “Il sindacato ha ben presente la globalità dei temi previdenziali da trattare – ha detto – Per questo abbiamo chiesto un incontro al ministro del Lavoro, perché è giunta l’ora di passare dalle parole ai fatti. Bisogna continuare a modificare alle fondamenta la legge Fornero come si è cominciato a fare negli ultimi due anni grazie all’azione di mobilitazione e di proposta di tutto il sindacato”.

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