Riforma pensioni, le ultime novità su quota 100 e quota 41 ad oggi 20 agosto 2018

L’esecutivo, dopo la pausa estiva, sarà al lavoro sul’impostazione della prossima Legge di Bilancio che dovrà contenere anche la riforma delle pensioni.

Riforma pensioni, le ultime novità su quota 100 e quota 41 ad oggi 20 agosto 2018

L’esecutivo, dopo la pausa estiva, sarà nuovamente al lavoro sul’impostazione della prossima Legge di Bilancio che dovrà contenere anche la riforma delle pensioni. Per il superamento della legge Fornero vi è l’ipotesi dell’introduzione della quota 100.

Riforma delle pensioni: introduzione della quota 100 nella prossima legge di bilancio.

La “Quota 100” che prevede l’uscita dal mondo del lavoro quando la somma fra età anagrafica e contributi annui versati al fisco raggiunge il valore 100, con un limite minimo a 64 anni e 36 di contributi verrà portata sicuramente avanti sul tavolo di discussione del governo dopo la pausa estiva.

Per quanto riguarda, invece, la quota 41 o 42 ovvero la possibilità di andare in pensione con 41 o 42 anni di contributi indipendentemente dal requisito anagrafico non è sostenibile per i costi eccessivi da sostenere, per questo motivo sarà rinviata al 2020.

Come riportato da L’Avanti, la quota 41 al momento può “essere già richiesta da alcune categorie di lavoratori. Si tratta dei lavoratori precoci, ossia di coloro che prima di compiere il 19esimo anno di età hanno maturato almeno 12 mesi di contributi. Per poter accedere a questo strumento non è necessario che i 12 mesi siano continuativi”.

Il quotidiano ricorda che questa Quota 41 “subirà una modifica dal primo gennaio 2019, complice l’adeguamento con le aspettative di vita che riguarderà da vicino anche la pensione di vecchiaia e quella anticipata. I lavoratori precoci dovranno maturare 41 anni e 5 mesi di contributi se vorranno smettere di lavorare in anticipo rispetto agli altri lavoratori”.

La tragedia che ha colpito Genova potrebbe rallentare la riforma delle pensioni.

Il governo potrebbe incontrare dei problemi di risorse per la prossima manovra economica, in quanto saranno sicuramente destinati fondi per la ricostruzione dopo il crollo del ponte Morandi avvenuto a Genova. L’esecutivo ha più volte ribadito che la riforma Fornero verrà smontata pezzo dopo pezzo, ma come osservato su il Sole 24 ore, non è detto che il capitolo pensioni nel contratto di Governo verrà mantenuto.

I fondi pubblici che andranno sbloccati per sostenere la ricostruzione a Genova potrebbero ritardare i provvedimenti per il superamento della legge Fornero, e gli altri fondi che dovranno essere destinati al reddito di cittadinanza e flat tax.

Come riportato su il sito Today,  il costo stimato per la quota 100 è di 4 miliardi di euro e con la tragedia di Genova c’è il rischio che per le pensioni non si possa sbloccare molto di più nella prossima legge di Bilancio.

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright MyMagazine.news

Informazioni sull'autore