Riforma pensioni, le ultime novità ed ipotesi su Quota 100

Sono spuntate due nuove ipotesi per introdurre Quota 100 nel sistema previdenziale mantenendo dei costi ragionevoli per i conti pubblici.

riforma pensioni, le ultime novità ed ipotesi su Quota 100

Il Governo dovrà prendere una decisione, in vista della nota di aggiornamento del Def, sui provvedimenti che dovranno essere inseriti all’interno della prossima legge di bilancio. Inoltre, l’esecutivo dovrà quantificare le risorse disponibili da destinare alla riforma previdenziale. Sono spuntate due nuove ipotesi per introdurre Quota 100 nel sistema previdenziale mantenendo dei costi ragionevoli per i conti pubblici.

Pensioni, le due opzioni per introdurre quota 100.

E’ il noto quotidiano economico Il Sole 24 Ore in un articolo pubblicato a fare il punto della situazione in merito alla quota 100 che prevede l’uscita dal mondo del lavoro quando la somma fra età anagrafica e contributi annui versati al fisco raggiunge il valore 100.

Secondo Il Sole 24 Ore, questa misura avrebbe un costo di circa 7 o 8 miliardi nel caso in cui non vi fosse alcun limite anagrafico di accesso.

Nel caso, invece Quota 100 si realizzasse con un paletto fissato ad almeno 64 anni di età, il costo del provvedimento scenderebbe a circa 2 o 2,5 miliardi di euro. All’interno di questo scenario è emersa anche la possibilità di un avvio modulare della quota 100, i cui requisiti verrebbero flessibilizzati in particolar modo per le persone che vivono situazioni di disagio in età avanzata.

Come spiegato da Il sole 24 ore, da un lato, quota 100 si configurerebbe come strumento per la gestione degli esuberi, così da rendere modulabile sia l’età anagrafica sia i contributi richiesti per lasciare il posto di lavoro. Dall’altra parte, quota 100 assumerebbe un ruolo decisivo nel consentire ad un numero maggiore di persone di accedere al pensionamento, rivolgendosi a determinate categorie di lavoratori oppure fissando i paletti a 64 anni di età e 36 di contributi.

Le risorse destinate al provvedimento quota 100 sarebbero nell’ordine dei 2-2,5 miliardi di euro, una cifra più bassa rispetto ai 3-3,5 miliardi citati da Alberto Brambilla nel dossier sulle pensioni realizzato a nome di Itinerari Previdenziali. La differenza che manca verrebbe recuperata dal parziale stop dell’Ape sociale, come viene sottolineato su Il Sole 24 Ore.

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