Riforma pensioni 2018: le stime del Def sugli effetti della Legge Fornero

Il Documento di economia e finanza (Def), è stato approvato dal Consiglio dei ministri. Esso contiene anche una simulazione riguardante gli effetti della Legge Fornero. Senza la riforma pensionistica del 2011, il debito pubblico avrebbe raggiunto un livello pari al 150% del Pil.

Riforma pensioni 2018: le stime del Def sugli effetti della Legge Fornero

Il Documento di economia e finanza (Def), è stato approvato dal Consiglio dei ministri. Esso contiene anche una simulazione riguardante gli effetti della Legge Fornero. Senza la riforma pensionistica del 2011, il debito pubblico avrebbe raggiunto un livello pari al 150% del Pil per poi arrivare al 200% tra il 2030 e il 2040.

Le previsioni del Def, senza le riforme adottate, farebbero arrivare il rapporto debito/Pil al 250% subito dopo il 2040 e al 300% nei dieci anni successivi.

Le stime del Def sugli effetti della Legge Fornero.

Secondo quanto riportato sul Il Sole 24 Ore, le simulazioni sugli effetti della Legge Fornero non tengono conto degli interventi inseriti nelle ultime due Leggi di bilancio, come l’introduzione dell’Ape e l’aumento delle quattordicesime e della no tax area per chi è già in quiescenza.

Secondo le stime effettuate dal Governo, la spesa per le pensioni dovrebbe rimanere sotto il 16% del Pil fino a 2025 per poi arrivare al 16,7% nel 2030 e al 18,2% nel 2040.

Come riportato nel Def, si tratta di stime, con un picco di spesa nel 2040, meno elevato secondo lo scenario nazionale elaborato dalla Ragioneria generale dello Stato, secondo cui tale picco sarebbe pari al 16,2% del Pil, ovvero solo 1,1 punti di Pil al di sopra del livello previsto per il 2021.

Inoltre, l’Inps ha comunicato che nel primo trimestre 2018 sono state liquidate 110.997 pensioni, con un calo dell’8,3% rispetto allo stesso periodo del 2017. Nel 2018 è scattato l’aumento dell’età di pensionamento di vecchiaia per le donne del settore privato con l’equiparazione con gli uomini a 66 anni e sette mesi.

Per le pensioni di vecchiaia sono state liquidate nel complesso nel trimestre 29.554 pensioni con un calo del 14,4% sul primo trimestre 2017. L’andamento della spesa socio-assistenziale, rimarebbe piatta all’1% del Pil fino al 2035-2040. Un andamento da confrontare con i dati che arrivano dal primo allegato con gli indicatori di benessere equo e sostenibile (Bes), al debutto da quest’anno per misurare gli effetti delle politiche andando oltre la crescita del prodotto in termini reali.

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