Regno Unito, si dimette la ministra dell’Interno!

Amber Rudd, la ministra dell’Interno britannica, si è dimessa ieri sera. È la prima vittima importante del cosiddetto scandalo Windrush, che da settimane ha investito la politica del Regno Unito.

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Amber Rudd, la ministra dell’Interno britannica, si è dimessa ieri sera. È la prima vittima importante del cosiddetto scandalo Windrush, che da settimane ha investito la politica del Regno Unito.

Migliaia di persone arrivate da bambini negli anni Cinquanta e Sessanta dai Paesi del Commonwealth, soprattutto caraibici, e che avevano trascorso tutta la vita in Gran Bretagna, sono state minacciate di deportazione perché non avevano i documenti necessari per provare di essere entrati legalmente.

Un ambiente ostile all’immigrazione.

Queste persone non avevano, in effetti, mai preso la cittadinanza, e in Gran Bretagna non esistono né l’anagrafe né le carte d’identità. Ne consegue che può risultare difficile certificare il proprio status. La situazione è stata imputata alla deliberata politica del governo di creare un ambiente ostile all’immigrazione, rendendo difficili le condizioni di vita a tutti gli irregolari in modo da costringerli ad andarsene.

La generazione Windrush.

Ma gli effetti sono sfuggiti dal controllo, e hanno coinvolto tantissime persone arrivate decine di anni fa sull’onda della decolonizzazione e che ormai erano britanniche di fatto. La vicenda ha causato indignazione, perché se è vero che la stretta sull’immigrazione incontra il favore popolare, la generazione Windrush, così chiamata dal nome di una nave arrivata nel 1948 dalla Giamaica, ha contribuito a costruire la Gran Bretagna moderna.

Una gestione maldestra.

Lo scandalo è stato gestito in modo maldestro dal governo, soprattutto dalla ministra Rudd: che ha negato che ci fossero delle quote di immigrati da deportare, salvo poi essere sbugiardata pubblicamente.

Di fronte alle crescenti polemiche, la premier Theresa May non ha avuto altra scelta che sacrificare la ministra dell’Interno, che ha finito per fare da parafulmine. Ma sostituirla in un momento così delicato non sarà facile.

Una difficile sostituzione.

Per sostituire la ministra dimissionaria, la premier britannica Theresa May ha scelto Sajid Javid, finora titolare degli Affari Regionali, figlio egli stesso di immigrati pakistani e considerato, al pari di Rudd, una colomba sul dossier della Brexit.

Il governo si regge infatti su un precario equilibrio tra fautori di una Brexit morbida e sostenitori di un distacco puro: la Rudd era una capofila delle colombe e al suo posto è andato perciò  qualcuno con orientamenti simili.

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