Reddito di inclusione, dal 1° dicembre si aprono le domande. Fino a 485 euro per le famiglie in difficoltà

Reddito di inclusione: dal primo dicembre potranno essere presentate le domande per la nuova misura di aiuto alle categorie più in difficoltà.

Reddito di inclusione, dal 1° dicembre si aprono le domande. Fino a 485 euro per le famiglie in difficoltà

Via libera al reddito di inclusione, la nuova misura di contrasto alla povertà: come si legge in una circolare Inps appena pubblicata, dal 1° dicembre  sarà possibile fare la domanda per la misura che oltre a un beneficio economico prevede un progetto personalizzato per la persona in situazione di bisogno. Numeri alla mano, secondo recenti dati Istat, la povertà assoluta in Italia nel 2015 coinvolgeva il 6,1% delle famiglie residenti (pari a 4,6 milioni di individui). Rispetto al 2014 sono peggiorate soprattutto le condizioni dei nuclei con quattro componenti (dal 6,7% al 9,5%). Erano invece 2,7 milioni le famiglie in povertà relativa per 8,3 milioni di persone complessive.

Il sussidio, che riguarda una classe ben precisa, potrebbe essere allargato.

Il beneficio che in prima battuta riguarderà le famiglie con minori, disabili, donne in gravidanza a quattro mesi dal parto e over 55 disoccupati avrà un tetto di 485 euro al mese (5.824,80 l’anno). Destinatari della misura, che sarà attiva dal 1 gennaio 2018, i nuclei con Isee inferiore ai 6000 euro, aventi un valore del patrimonio immobiliare, diverso dalla casa di abitazione, non superiore a 20.000 euro e un valore del patrimonio mobiliare, non superiore a 6.000 euro. Sogli che può salire di 2000 euro per ogni componente il nucleo familiare successivo al primo, fino ad un massimo di euro 10.000.

Ora, nei pani del governo, il reddito d’inclusione REI potrebbe essere esteso a tutte le famiglie più povere, indipendentemente dalla composizione del nucleo familiare come da formula attuale e quindi anche se non ci sono figli minori, inabili, donne incinte o disoccupati over 55 anni (come invece previsto nell’attuale formulazione del sussidio). Il nucleo che avrà diritto al beneficio avrà una Carta di pagamento elettronica (Carta Rei), simile a una prepagata. La Carta potrà essere usata, per metà dell’importo, anche per fare prelievi di contanti. Finora invece l’uso è stato vincolato sempre ad acquisti nei supermercati, negli uffici postali e in farmacia.

Il ministro del Lavoro Giuliano Poletti dopo il primo via libera a giugno, ha spiegato che nelle intenzioni del Governo la misura dovrebbe coinvolgere circa 660 mila famiglie, di cui 560 mila con figli minori. Sul tavolo il governo ha messo 1,7 miliardi di euro destinati a crescere ad almeno 2 miliardi l’anno. Il provvedimento fissa però dei paletti per l’accesso alla misura. Non potranno ottenere il Rei i proprietari di imbarcazioni, o auto e moto immatricolati nei 24 mesi precedenti la richiesta del sussidio. Sono previsti desk dedicati nei comuni e pratiche “sprint” in modo da ottenere il via libera, se ci sono i requisiti, entro 20 giorni. Possono fare richiesta i cittadini italiani, i comunitari e gli extracomunitari con permesso di lungo soggiorno.

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