Reddito di Cittadinanza, i cambiamenti in arrivo. Il nuovo strumento che lo sostituirà!

La ministra del Lavoro Calderone porterà in Cdm almeno il decreto legge per riformare il Reddito di Cittadinanza, di qui a un paio di settimane.

Reddito di cittadinanza, chi continuerà a percepirlo fino a dicembre 2023

Entro circa due settimane la ministra del Lavoro Elvira Calderone porterà in Consiglio dei ministri il decreto legge per riformare il Reddito di Cittadinanza. La titolare del dicastero ha rassicurato le parti sociali, che seguono con apprensione il dossier, che il sussidio per i poveri non verrà meno, anche per i cosiddetti «occupabili», ma, come riporta il sito del Corriere della Sera, sarà sostituito da uno strumento che ha definito «Misura di inclusione attiva». Il nuovo acronimo dovrebbe quindi essere Mia.

Misura di Inclusione Attiva!

La misura partirà già da quest’anno, dopo i sette mesi di proroga accordati ai beneficiari del Reddito di Cittadinanza con la legge di Bilancio 2023. La MIA si dovrebbe quindi poter chiedere da agosto o settembre. I potenziali percettori, in linea con quanto deciso con la manovra, verranno suddivisi in due platee: famiglie povere senza persone occupabili e famiglie con occupabili. Le prime sono quelle dove c’è almeno un minorenne o un anziano over 60 o un disabile. Le seconde quelle dove non ci sono queste situazioni ma almeno un soggetto tra 18 e 60 anni d’età.

La MIA per gli occupabili!

Sostanzialmente gli occupabili, stimati in 300.000 nuclei monofamiliari più 100.000 nuclei con più membripercepiscono l’attuale Reddito al massimo per sette mesi nel 2023 e comunque non oltre il 31 dicembre, scaduta la prestazione potranno presentare la domanda per la MIA: che tuttavia, per loro, sarà meno generosa e avrà una durata inferiore rispetto al Reddito di Cittadinanza e anche alla MIA di cui beneficeranno le famiglie senza persone occupabili.

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