Quota 100 e Reddito di cittadinanza non saranno contenuti nella Legge di Bilancio. Ecco tutti i dettagli!

Secondo le ultime news, il reddito di cittadinanza e la Quota 100 non saranno contenuti nella Legge di Bilancio, ma richiederanno due misure ad hoc.

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Il Reddito di cittadinanza e quota 100 non saranno previsti nella legge di Bilancio. Per le due misure saranno varati provvedimenti ad hoc. Queste sono le ultime novità che emergono dalla nuova bozza delle Legge di Bilancio nel capitolo dedicato ai ‘Fondi per l’introduzione del reddito e delle pensioni di cittadinanza e per la revisione del sistema‘, che arriverà in Parlamento mercoledì prossimo.

Legge di Bilancio 2018: le misure relative alle pensioni ed al reddito di cittadinanza

Al fine di dare attuazione ad interventi in materia pensionistica finalizzati all’introduzione di ulteriori modalità di pensionamento anticipato e misure per incentivare l’assunzione di lavoratori giovani, si legge nella bozza, è istituito presso il ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali un ‘Fondo per la revisione del sistema pensionistico attraverso l’introduzione di ulteriori forme di pensionamento anticipato e misure per incentivare l’assunzione di lavoratori giovani‘, “con una dotazione pari a 6.700 milioni di euro per l’anno 2019 e di 7.000 milioni di euro annui a decorrere dal 2020”.

Nell’ambito del Fondo per il reddito di cittadinanza, si sottolinea nella bozza, “fino a 1 miliardo di euro per ciascuno degli anni 2019 e 2020, è destinato ai centri per l’impiego al fine del loro potenziamento e fino a 10 milioni di euro per l’anno 2019 è destinato al finanziamento del contributo per il funzionamento di Anpal Servizi Spa”.

Piovono ancora critiche al Reddito di cittadinanza. Il giudizio negativo del Presidente di Confindustria Vincenzo Boccia

Intanto, continuano a fioccare critiche al reddito di cittadinanza. Il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, conferma il giudizio negativo sulla manovra del Governo Conte, ed in particolare sul reddito di cittadinanza: “Non contestiamo il concetto ma contestiamo il processo dietro al reddito di cittadinanza, come si fa immaginare che si può rinunciare al reddito di cittadinanza dopo aver rinunciato a tre proposte di lavoro in un Mezzogiorno in cui la disoccupazione giovanile è al 34% e se arriva una proposta è già un miracolo.

Sono cose da affrontare con più giudizio e buon senso e meno ideologia, con una logica che mette lavoro e occupazione al centro dell’attenzione del paese e non l’assistenza”, ha detto a margine della consegna dei premi Anima.

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