Quota 100 ed il Reddito di cittadinanza sono sostenibili?

L'analisi economico-politica di Brunetta sulla riforma delle pensioni 2019 con Quota 100 ed il Reddito di cittadinanza.

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Renato Brunetta, deputato e responsabile delle politiche economiche di Forza Italia, è entrato nel dibattito sulla riforma delle pensioni dopo aver letto il primo Bollettino economico del 2019 della Banca d’Italia. “Nell’analisi della Banca d’Italia si legge che “nelle proiezioni macroeconomiche presentate in questo Bollettino si è ipotizzato che i trasferimenti connessi con il reddito e le pensioni di cittadinanza interessino prevalentemente famiglie caratterizzate da una propensione al consumo elevata, che implicherebbe un moltiplicatore pari a circa 0,7 dopo tre anni.

Il moltiplicatore potrebbe risultare superiore qualora le misure fossero definite in modo da essere dirette a nuclei familiari soggetti a stringenti vincoli di liquidità”. In pratica, via Nazionale ritiene che il reddito di cittadinanza e la Quota 100 possano avere effetti positivi per l’economia italiana”, ha affermato Brunetta. “Un giudizio positivo, se confrontato, per esempio, con quello dato dall’economista Olivier Blanchard che, in un suo recente paper, ha scritto testualmente che l’impatto complessivo della manovra sarà recessivo. Numerosi altri economisti si sono uniti a Blanchard nel ritenere che la manovra del Governo non avrà effetti espansivi”, ha osservato l’esponente di Forza Italia.

L’analisi di Brunetta

“Pur ipotizzando potenziali effetti positivi delle due misure bandiera M5s-Lega (reddito di cittadinanza e quota 100), la previsione della Banca d’Italia è di un tasso di crescita del Pil pari al +0,9% nel 2018 e del +0,6% nel 2019. Se questi effetti dovessero essere peggiori delle attese, come stima Blanchard e come riteniamo plausibile, la crescita sarà molto più modesta”, ha chiarito Brunetta.

C’è, infine, da fare una riflessione molto opportuna sull’analisi di Bankitalia, laddove si legge che “Tra gli interventi che determinano un incremento di spesa, un impatto più elevato sul prodotto è associato agli investimenti pubblici, il cui moltiplicatore è prossimo all’unità già dal primo anno; tale dimensione del moltiplicatore presuppone che essi siano attuati con procedure efficienti e celeri e contribuiscano efficacemente alla crescita della produttività dell’economia”.

Gli effetti positivi delle spese per gli investimenti

“In pratica, si scrive che le spese per investimenti hanno effetti sull’economia molto maggiori rispetto a quelli prodotti da un aumento della spesa corrente. E’ quello che abbiamo sempre sostenuto”, ha precisato Brunetta, puntualizzando che il Governo, purtroppo, ” ha addirittura ridotto le spese per investimenti e aumentato la pressione fiscale per puntare tutto sulla spesa assistenziale (reddito di cittadinanza e quota 100). Ovvero, ha fatto tutto il contrario di quello che andava fatto in piena crisi economica e purtroppo portando la crescita dell’Italia 2019 e per gli anni successivi più vicina allo zero piuttosto che allo 0,5%. Questo è il motivo per cui l’Italia precipiterà di nuovo nella recessione e nella crisi finanziaria”.

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