Il Movimento Opzione Donna, tramite un post pubblicato ieri sulla pagina Facebook del gruppo dalle amministratrici Lucia Rispoli e Teresa Ginetta Caiazzo, ha fatto un punto sulle dichiarazioni rilasciate dal governo. Slitta il Consiglio dei Ministri che dovrebbe probabilmente tenersi il prossimo mercoledì 16 GENNAIO 2019. Le dichiarazioni del governo rilasciate a riguardo sono: “E’ fondamentale non fare errori”.
Pienamente d’accordo il Movimento Opzione donna, che in particolare richiama l’attenzione del governo, nelle persone di Giuseppe Conte, Matteo Salvini, Luigi Di Maio, Maria Edera Spadoni, Claudio Durigon sull’importanza di evitare quello che per le donne potrebbe essere “un drammatico errore”, ossia che “solo” per per Opzione Donna sia fissato un termine retroattivo al 2018.
Il post del Movimento Opzione Donna per chiedere al governo che il termine di Opzione Donna sia fissato al 2019!
Le amministratici Lucia Rispoli e Teresa Ginetta Caiazzo spiegano nel post le richieste al governo in merito ai termini di Opzione Donna: «ALLORA EVITIAMO UN ERRORE DRAMMATICO PER LE DONNE: non è accettabile che, a differenza di quanto stabilito per le altre misure pensionistiche, solo per Opzione Donna sia fissato un termine retroattivo al 2018, visto il tempo che sarà ulteriormente necessario perché tale misura pensionistica assuma una reale efficacia, con l’accredito sul c/c bancario e postale delle donne del primo assegno pensionistico!
CHIEDIAMO CHE IL TERMINE DI “OPZIONE DONNA” SIA FISSATO AL 2019. CHIEDIAMO CHE SIA DECRETATA UNA MISURA COMPLETAMENTE “VIVA” NEL 2019. LA NUOVA OPZIONE DONNA NON PUO’ NASCERE NEL 2019 E CONTEMPORANEAMENTE MORIRE NEL 2018! TALE STORTURA ANCHE NORMATIVA NON PUO’ ESISTERE SOLO PER LE DONNE!».
La nuova misura Opzione Donna al varo del Governo non deve essere una sanatoria ma frutto di una politica di reale cambiamento per la dignità delle donne!
Per il Movimento Opzione Donna, la nuova misura per lo donne al vaglio del governo non deve essere una sorta di condono, ma uno strumento di reale cambiamento, proiettata nel futuro, che consenta alle donne di riacquistare il loro diritto alla dignità: «Tutto ciò dipende da un grave ritardo della politica della precedente legislatura, cui ha posto rimedio questo Governo. La nuova misura non deve aver più’ a che vedere con l’idea di una “SANATORIA” ma deve essere proiettata nel futuro. Il “CONDONO” lo hanno fatto le Donne finora allo Stato, non il contrario: E’ TEMPO DI CAMBIAMENTO! Per chiedere alle Donne di credere nel futuro di questo Paese bisogna seminare per loro la speranza di un cambiamento nella loro vita, ripristinando il loro diritto alla dignità. #dalledonneperldonne #movimentopzionedonna”».
