Primo Maggio: perchè oggi è la Festa dei lavoratori

Il significato della Festa dei lavoratori ed il suo legame con il primo giorno del mese di maggio. La manifestazione sindacale ed il tradizionale concertone.

Primo Maggio: perchè oggi è la Festa dei lavoratori

La giornata di oggi, 1° maggio, viene tradizionalmente legata ai lavoratori. Il legame tra primo maggio e la Festa dei lavoratori va ricercato nella storia americana. Nei primi giorni del maggio 1886 a Chicago si registrarono incidenti e disordini definiti come la Rivolta di Haymarket. Tutto partì dallo sciopero generale indetto negli Stati Uniti per ottenere la riduzione della giornata lavorativa ad 8 ore.

I lavoratori all’epoca, infatti, non avevano un sistema di regole che li tutelasse ed arrivavano a lavorare ben oltre le 12 ore al giorno, in condizioni malsane, a volte rischiando anche la vita. La protesta si prolungò fino al 4 maggio, quando la rivolta venne repressa in maniera cruenta, con la morte di 11 persone. Da quel momento in poi si scelse di replicare le iniziative di rivendicazione dei diritti degli operai ogni primo maggio. In Italia su istituita la festa del Primo Maggio nel 1891.

La nostra Europa: lavoro, diritti, stato sociale

La nostra Europa: lavoro, diritti, stato sociale è lo slogan che Cgil, Cisl e Uil hanno scelto quest’anno per celebrare la festa dei lavoratori. Bologna ospita oggi la manifestazione nazionale dei sindacati alla quale prenderanno parte i segretari generali delle tre confederazioni, Maurizio Landini, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo.

Il Concerto del Primo Maggio

Nel pomeriggio, come ogni anno, appuntamento per il ‘concertone’ in Piazza San Giovanni a Roma che anche quest’anno sarà condotto da Ambra Angiolini e Lodo Guenzi dello Stato Sociale. “Quest’anno abbiamo deciso di dedicare la manifestazione del mattino a Bologna e il ‘Concertone’ del pomeriggio in Piazza San Giovanni, al tema ‘La nostra Europa’, con tre sottotitoli: lavoro, diritti e welfare”, così il segretario confederale della Cgil Nino Baseotto durante la conferenza stampa di presentazione dell’evento.

“Pensiamo che in questo titolo ci sia un po’ tutto: la scelta irrinunciabile dell’Europa come cardine del futuro e la richiesta che l’Europa che conosciamo cambi e non sia semplicemente l’Europa delle banche, della finanza e dei conti, ma sia fatta di lavoro, diritti e stato sociale. Una Europa che offra prospettiva vivibile ai giovani”.

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