Ponte Morandi, ispettori Mit: ” I tronconi vanno abbattuti”

Nella relazione inviata dalla Commissione ispettiva del Mit si legge che il moncone est del ponte è pericolante e deve essere abbattuto al più presto.

Ponte Morandi, presidente commissione Mit: probabili concause all'origine del crollo!

Nella relazione inviata dalla Commissione ispettiva del Mit alla struttura commissariale si legge che il moncone est del ponte Morandi è pericolante e deve essere abbattuto al più presto.

La relazione degli ispettori Mit: “moncone est del ponte Moranti è pericolante, tronconi vanno abbattuti”.

Il prefetto di Genova, Fiamma Spena, ha sostenuto che la relazione ha segnalato che sul pilone 10 (ovvero quello che regge il moncone est) si trova in un grado elevato stato di corrosione .

“Ci siamo riuniti per vedere se ci fossero attività da fare in via precauzionale. Il Comune è stato informato, ma gli scenari evidenziati erano già stati censiti, quindi non c’è al momento l’esigenza di allargare l’area rossa, salvo ulteriori indicazioni da parte dei tecnici. C’è una continua vigilanza all’area rossa e resta sospeso il prelievo dei beni personali dalle case degli sfollati” ha detto Fiamma Spena.

Dunque, sulle valutazioni fornite dai tecnici è intervenuta anche la procura di Genova, che ha scritto a tutti gli enti coinvolti indicando che l’attività dei consulenti tecnici incaricati dai pm non ha nessun carattere valutativo o decisionale per quanto riguarda il piano della pubblica incolumità, compreso l’eventuale abbattimento di parti pericolanti del ponte Morandi. Al momento, però come riportato su tgcom24, non risulta nessun atto formale in procura per la richiesta della demolizione dei tronconi.

“Sono d’accordo con il sindaco e ho sentito più volte anche il procuratore Cozzi, bisogna puntare all’abbattimento nel più breve tempo possibile di tutto quello che rimane del ponte Morandi, una brutta carcassa e un brutto simbolo”, ha affermato il governatore della Liguria Giovanni Toti.

La guardia di finanza, inoltre, su mandato della procura genovese nelle sedi della Società Autostrade per l’Italia di Genova, Firenze e Roma, hanno sequestrato documentazione in merito all’inchiesta.

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