Pensioni scuola 2019, tutte le ultime novità

Le ultime novità sulle pensioni del comparto scolastico , con l'analisi di Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief.

Riforma pensioni 2019: le ultime novità su Quota 100 e flessibilità in uscita

Le ultime novità sulle pensioni del comparto scolastico vengono dalla pubblicazione del Decreto Ministeriale n. 727 del MIur e della relativa Circolare attuativa n. 50647 attraverso i quali vengono indicazioni operative sulle cessazioni dal servizio del personale scolastico dal 1° settembre 2019. Il temine per la presentazione delle domande di cessazione (o di dimissioni volontarie/di trattenimento in servizio per il raggiungimento del minimo contributivo), devono essere presentate dal personale scolastico in via esclusiva tramite l’applicativo informatico istanze on line a partire dal 19 novembre 2018 e fino al 12 dicembre 2018.  Per i dirigenti scolastici il termine finale è fissato al 28 febbraio 2019.

Pensioni scuola: le riforme necessarie per l’Anief.

Il presidente nazionale Anief, Marcello Pacifico, a Radio Economia, ha toccato il tema delle pensioni per il personale scolastico. Secondo Pacifico la docenza è una professione a rischio burnout, “poiché lo stress da cattedra è alla base di un numero crescente di patologie tra i docenti; infatti, il giovane sindacato, con specifico emendamento, ha richiesto l’estensione di carattere gravoso a tutta la professione docente. “La categoria degli insegnanti è la più vecchia del mondo, con un gap tra docenti e discenti mai visto”, afferma il presidente Anief Marcello Pacifico.

Pensioni 2019: per l’Anief bisogna tenere conto delle specificità del comparto scuola. 

“Crediamo fortemente che per i docenti sia necessario fare un passo indietro in questo caso, aprendo una finestra che possa dare loro la possibilità di andare in quiescenza con le vecchie regole ante Fornero”, ha affermato Pacifico. “Sappiamo per certo che non tutti i lavoratori sono uguali e non hanno le stesse esigenze: non è possibile lavorare fino a 67 anni con la stessa voglia e facoltà dei primissimi anni di servizio; ricordiamo che in Europa, in media, si va in pensione a 63 anni”, ha osservato. “Riconoscere questo particolare fenomeno è basilare per poter costruire delle riforme adatte. Chiediamo fermamente una finestra che permetta il pensionamento di circa un milione di insegnanti”, ha concluso il sindacalista autonomo.

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