Le ultime novità sulle pensioni e Quota 100 vengono dalle dichiarazioni degli esponenti di Governo. Il Vice Premier Di Maio ha chiarito che la manovra economica continuerà ad avere i suoi pilastri: Quota 100, il Reddito di cittadinanza e le pensioni di cittadinanza. Al termine del vertice che si è tenuto ieri sera a Palazzo Chigi, Conte, Salvini e Di Maio hanno precisato che l’obiettivo del Governo è rilanciare la crescita e lo sviluppo. Risultano, dunque, confermati gli obiettivi già fissati, in particolare sulle pensioni, sul reddito di cittadinanza e sulla tutela del risparmio.
Per quanto riguarda la Legge di Bilancio, nel corso della riunione sono stati valutati gli emendamenti di iniziativa parlamentare e concordati quelli che saranno oggetto di approvazione.
Riforma delle pensioni e le risorse necessarie: il punto di Cesare Damiano.
Cesare Damiano, candidato alla segreteria del Partito Democratico, non è convinto che i conti del Governo siano corretti. “Il primo pilastro della legge di Bilancio, la previsione della crescita all’1,5%, non è minimamente realistico”, ha affermato Damiano. “Vorrei conoscere i dettagli delle proposte, perché temo che al momento di fare i conti le risorse stanziate dal Governo non basteranno. Non si può ancora prendere tempo: il Governo deve dirci la verità perché non possiamo stare in una campagna elettorale permanente. Il Governo chiarisca al più presto quelli che considera ‘dettagli’ in modo da tranquillizzare, non solo i mercati, ma anche i cittadini”, ha sottolineato.
Quota 100 ed altri interventi.
“Non basta dire, come fa Salvini, che dal prossimo febbraio ci sarà Quota 100″, sostiene Damiano. La domanda è : quale sarà il meccanismo della Quota? Che fine farà l’Ape Sociale? Sappiamo che se non si fa adesso un emendamento di proroga, la misura scadrà a fine anno. Verranno messe le risorse anche per Opzione Donna, per la nona salvaguardia degli esodati, per Quota 41 e per il rallentamento del legame tra aspettativa di vita ed età della pensione, come viene promesso?
Lo stesso discorso vale per il Reddito di cittadinanza. Adesso che il Governo, seppure con colpevole ritardo, decide finalmente di cercare la via dell’accordo con l’Europa, deve essere sfidato sull’uso delle risorse e sulla capacità di mantenere le promesse, soprattutto per quanto riguarda la crescita e la difesa dello Stato sociale”, ha concluso.
