Pensioni: l’Inps pagherà 48mila quattordicesime a settembre. Ecco chi ne avrà diritto…

A settembre, l'Inps liquiderà 48mila quattordicesime sulle pensioni a coloro che hanno presentato in ritardo la dichiarazione dei redditi.

Pensioni: l’Inps pagherà 48mila quattordicesime a settembre. Ecco chi ne avrà diritto...

A settembre, l’Inps liquiderà 48mila quattordicesime sulle pensioni a coloro che hanno presentato in ritardo la dichiarazione dei redditi. Ad annunciarlo è una nota diffusa dall’Ente di previdenza sociale. Per il versamento non serve presentare alcuna domanda.

L’Inps pagherà 48 mila euro di quattordicesime per chi ha presentato in ritardo la dichiarazione dei redditi.

L’Inps, ha spiegato che, a seguito della campagna dell’istituto, lo scorso mese di giugno è stato possibile registrare i redditi 2015 trasmessi dagli interessati oltre i termini stabiliti: la disponibilità di questi dati ha consentito di effettuare un’ulteriore lavorazione d’ufficio per attribuire la quattordicesima.

Come ricordato dall’Inps nella circolare, la quattordicesima è stata attribuita d’ufficio dall’Istituto senza presentazione di alcuna domanda, in presenza di tutti gli elementi necessari per la verifica reddituale di ammissione al beneficio.

Pensioni: redditi 2015 e domanda di ricostituzione.

Come riportato in una nota, le elaborazioni d’ufficio sono utilizzate in automatico per i redditi da prestazione memorizzati nel Casellario centrale dei pensionati presenti al momento della lavorazione. Per quanto riguarda i redditi diversi, invece, sono presi in esame quelli dell’anno 2017.

In assenza delle informazioni relative all’anno 2017, per i redditi diversi da quelli da prestazione sono stati provvisoriamente utilizzati i redditi delle ultime campagne reddituali elaborate e, quindi, i redditi del 2015 e, in subordine, del 2014. È per tale ragione che la somma aggiuntiva viene corrisposta in via provvisoria e la sussistenza del diritto sarà verificata a consuntivo sulla base della dichiarazione dei redditi.

Alle posizioni prive di notizie reddituali successive all’anno 2013 non è stato possibile attribuire il beneficio. Qualora un pensionato ritenga di avere diritto al beneficio e non sia stato raggiunto da queste elaborazioni d’ufficio, l’Inps invita alla presentazione di una domanda di ricostituzione.

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