Il piano del vicepremier e ministro dell’Interno Matteo Salvini per realizzare uno dei punti cardini inseriti nel contratto di governo Lega-M5S, ovvero l’innalzamento delle pensioni minime sotto i 500 euro è il taglio degli assegni agli immigrati arrivati coi ricongiungimenti famigliari.
Riforma pensioni: il piano di Matteo Salvini per alzare le pensioni minime.
Ospite nella trasmissione L’aria Pulita su Italia 7 Gold, Matteo Salvini ha spiegato di voler aumentare gli assegni delle pensioni minime dopo aver tagliato alcuni sprechi. Tra questi le pensioni sociali erogate agli immigrati, che sono arrivati in Italia grazie ai ricongiungimenti familiari.
Si tratta di persone sopra i 65 anni che non “hanno mai pagato una lira di contributi” ha dichiarato il vicepremier, e che costano ogni anno alle casse pubbliche circa un miliardo di euro. “Stiamo cercando il modo di andare a tagliare quelli che sono sprechi evidenti per reinvestirli nelle pensioni più basse, anche il taglio delle pensioni d’oro sono soldi da risparmiare per andare a reinvestirli nelle pensioni più basse” ha detto Matteo Salvini.
L’innalzamento delle pensioni minime, quasi sicuramente, non rientreranno nelle misure che il governo metterà in campo nei primi sei mesi. Tuttavia, come ha assicurato durante la trasmissione Aria Pulita resta un obiettivo primario che verrà tramutato in legge subito dopo aver effettuato alcuni tagli.
Un’altro obiettivo del vicepremier Matteo Salvini è il taglio delle tasse è dovrebbe rientrare già nella prossima manovra finanziaria. I gruppi di lavoro istituiti da Lega e M5s sono già al lavoro e dovranno presentare il report già entro la fine di agosto. Pur di ottenerlo, Salvini è disposto ad affrontare un altro scontro con l’Unione europea.
