L’Ape sociale, misura per le pensioni anticipate con onere a carico delle Stato, rischia di scadere se non sarà disposta la sua proroga. “Nella Legge di Bilancio 2019, sui temi previdenziali non c’è un dettaglio, tutto viene rimandato ad un collegato, ad un successivo intervento di natura legislativa, che potrebbe vedere la luce nel prossimo anno”, ha osservato Cesare Damiano, candidato alla segreteria del PD, su Retesole.
Per l’esponente dem si corre il rischio che l’intervento legislativo che prevede la proroga dell’Ape sociale sia in vigore a partire dai primi mesi del prossimo anno e visto che la scadenza dell’Ape sociale è fissata per il 31 dicembre 2018, si potrebbe incorrere in vuoto normativo. “Verrebbe interrotta”, ha chiarito Damiano. Preoccuati anche i sindacati Cgil, Cisl e Uil.
Necessario un emendamento per la proroga dell’Ape sociale
“Chiediamo al Governo d’intervenire subito. Faccia un emendamento”, ha precisato l’ex ministro del lavoro. “Pare che siano stati presentati degli emendamenti dai parlamentari nelle commissioni di merito. Si prendano questi emendamenti. In sostanza si scriva adesso che si intende prorogare questo dispositivo“, ha incalzato Damiano. “Si potrebbero utilizzare anche risorse che non sono stata utilizzate, perché il numero delle persone che ha fruito di quest misura è stato inferiore, piuttosto che destinarle a fare altri provvedimenti”, ha aggiunto.
L’intervento dei sindacati sulla proroga dell’Ape sociale
Cgil, Cisl e Uil chiedono che già in questa legge di bilancio venga prevista la proroga dell´Ape sociale che scade il 31 dicembre 2018”. Così i Segretari confederali di Cgil, Cisl e Uil, Roberto Ghiselli, Ignazio Ganga e Domenico Proietti. Per i leader sindacali “le risorse per la proroga ci sono: sono confluite nel fondo che su forte spinta dei sindacati fu istituito lo scorso anno e se si sommano i risparmi di quest’anno alle somme già stanziate si garantisce la piena copertura dello strumento”.
