Pensioni 2019: tutte le ultime novità su Quota 100

Le ultime novità sulle pensioni e Quota 100. Sarà introdotto un meccanismo di finestre? Le dichiarazioni di Durigon e Proietti.

Pensioni 2018: età pensionabile e flessibilità in uscita

Le ultime novità sulla riforma delle pensioni 2019 vengono dalle dichiarazioni degli esponenti di Governo, tutti concordi nel precisare che i pilastri della manovra finanziaria 2019 non verranno toccati. Sarebbe confermata per il nuovo anno, quindi, l’introduzione il Reddito di Cittadinanza e Quota 100. Per quanto riguarda le risorse necessarie per il funzionamento dei nuovi interventi, il sottosegretario al Ministero del Lavoro Claudio Durigon, ha spiegato al Corriere:

“Sono in corso una serie di verifiche,  perché abbiamo evidenza che le due misure che contraddistinguono la legge di Bilancio costeranno meno del previsto, quindi ci sono più soldi per gli investimenti. Ed è in quella direzione che sposteremo più risorse, spiegando bene a Bruxelles l’effetto e l’impulso che possono generare sul fronte della crescita”. Durigon, in ogni caso, ha precisato: “Quello che deve essere chiaro è che i due cardini della nostra manovra non verranno toccati, intendo dire che l’intervento sulle pensioni, con Quota 100 ed il Reddito di cittadinanza non sono in discussione“.

Nuovi criteri per Quota 100

Avere  62 anni d’età e 38 anni di contributi potrebbe non bastare per andare in pensione con Quota 100.  Potrebbero essere previste anche delle finestre per l’accesso alla misura, come riportato da “Il Manifesto”: i lavoratori in possesso dei requisiti anagrafici e contributivi richiesti, soddisfatti dal primo gennaio 2019 dovrebbero poter andare in pensione non prima del primo di aprile, mentre coloro ne ne saranno in possesso  a partire dal 2 aprile dovrebbe attendere il primo di agosto, mentre a partire dal 2 agosto si dovrebbe attendere il primo dicembre per andare in pensione.

L’introduzione di finestre per Quota 100, il commento della Uil

“La reintroduzione delle finestre, subordinata ad ulteriori requisiti, rappresenterebbe un ritorno al passato e ed archivierebbe, di fatto, Quota 100”, ha sottolineato Domenico Proietti, segretario confederale della Uil.

Secondo il leader sindacale, l’introduzione del meccanismo delle finestre “aumenta implicitamente il requisito necessario per andare in pensione e discrimina quei lavoratori che a parità di quota, ma con differenti rapporti tra età e contribuzione, si vedrebbero procrastinare nel tempo l’accesso alla pensione”.

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