Pensioni 2019: Quota 100 ed aumento delle minime, ultime novità

Gli interventi chiesti dalla Uil sulle pensioni. Quota 100 non convince. La Cia chiede l'aumento delle pensioni minime.

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Le ultime novità sulla riforma delle pensioni vengono dalle considerazioni del segretario confederale della Uil, Domenico Proietti, il quale ritiene “necessario continuare a cambiare significativamente la Legge Fornero, come avvenuto in questi ultimi due anni, sotto la forte spinta di Cgil, Cisl e Uil”. Per il leader sindacale “Quota 100 è un provvedimento utile, ma deve essere strutturale e senza finestre”.

Per Proietti, però, non è ancora sufficiente:”Occorre contemporaneamente garantire che 41 anni di contributi siano sufficienti per andare in pensione a prescindere dall’età; valorizzare a fini contributivi il lavoro di cura delle donne insieme alla maternità; affrontare il tema delle future pensioni dei giovani, prorogare opzione donna e completare la salvaguardia degli esodati“. Il sindacato chiede “al Governo di dare una risposta concreta, con il preannunciato emendamento alla Legge di Bilancio” su tutti i temi proposti.

La Cia chiede l’aumento delle pensioni minime

La tutela sociale degli associati e l’aumento delle pensioni basse, prima della definizione dei provvedimenti collegati alla proposta di Legge di Bilancio. Sono queste le priorità sulle quali non intende soprassedere l’Associazione nazionale dei pensionati di Cia-Agricoltori Italiani, che, al fine di verificare che non vengano escluse le categorie dei pensionati al minimo, come gli agricoltori, ha incontrato alla Camera l’On. Andrea Giaccone, presidente della Commissione XI Lavoro.

“Il testo approdato a Montecitorio, infatti”, ha commentato l’Anp, “contiene unicamente le indicazioni di carattere generale, le risorse stanziate per la revisione del sistema pensionistico e per le pensioni di cittadinanza”. “Ad oggi”, aggiunge, “ancora non si conoscono le modalità e le regole che disciplineranno le due misure. In particolare, tra l’altro, i requisiti per l’integrazione delle pensioni più basse sono, di fatto, ancora allo studio dei tecnici dell’esecutivo”.

Chiarezza nella Legge di Bilancio

“Il trattamento pensionistico minimo è stabilito nella misura di 507 euro, in un contesto nel quale la crisi economica ha prodotto disagi enormi, aumentando le diseguaglianze sociali e la povertà. Questa è l’unica certezza”, ha precisato l’Associazione nazionale dei pensionati di Cia.

“Sono oltre 5 milioni le persone in condizioni di povertà assoluta e più di 9 milioni quelle in povertà relativa, che non sono in grado di soddisfare le più elementari esigenze di vita, dall’alimentazione adeguata alle cure mediche essenziali”. “È, dunque, urgente”, ha concluso l’Associazione nazionale dei pensionati di Cia, “che i provvedimenti attuativi delle misure contenute nella manovra di bilancio, siano definiti con chiarezza, per ridare certezze ai tanti anziani, valorizzandone il ruolo che, nel corso degli anni, hanno ricoperto in termini di crescita e tenuta sociale del Paese”.

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