La legge di Bilancio porterà qualche cambiamento per quanto riguarda le pensioni? Il Governo ha concentrato molte energie nell’annunciare il superamento della legge Fornero mediante l’introduzione di Quota 100. Le dichiarazioni d’intenti riguardano anche altri provvedimenti quali la proroga dell’Ape sociale, il taglio delle “pensioni d’oro”, la nona salvaguardia degli esodati e la proroga di Opzione donna.
Nessuno di questi interventi, però, è compreso nel testo del Ddl Bilancio approdato al Senato. Il sottosegretario al Ministero del Lavoro Claudio Durigon ha spiegato che le riforme in tema di pensioni potrebbero essere introdotte mediante emendamenti alla manovra oppure con un decreto legge. Il sottosegretario ha assicurato che uno degli obiettivi del Governo in materia di pensioni è quello della proroga di Opzione donna.
Proroga di Opzione donna
La versione della proroga di Opzione donna studiata dal Governo è stata illustrata nei dettagli da Orietta Armiliato, amministratrice del Comitato Opzione Donna Social. “Se sarà formalizzata, potranno accedere alla misura dell’Opzione Donna coloro che al 31.12.2018 avranno compiuto 58 anni più 7 mesi se lavoratrici private e del pubblico impiego e 59 anni più 7 mesi se autonome e coloro che abbiano maturato entro il 31.12.2018 35 anni di contribuzione, precisamente 34 anni 11 mesi e 16 giorni ovvero 1820 settimane effettive cioè al netto dei contributi figurativi (quelli per malattia e disoccupazione non contano) mentre contano quelli da mobilità o cassa integrazione, insieme a quelli relativi al periodo di maternità.
Si devono attendere ulteriori 12 e 18 mesi rispettivamente per le lavoratrici del settore privato/pubblico e per le autonome, a partire dal raggiungimento dei requisiti suddetti, per ricevere la prima erogazione dell’assegno pensionistico. Durante il periodo di attesa (12/18 mesi) comunemente chiamato finestra, è consentito continuare a lavorare. La finestra si chiude al raggiungimento dei requisiti e si riapre dopo 12/18mesi.
Una volta ottenuto il beneficio della quiescenza con OD, tale beneficio non si esaurisce poiché Il diritto alla pensione è un diritto soggettivo pubblico riconosciuto a tutti i lavoratori e garantito dalla Costituzione secondo la formula contenuta nell’art. 38, secondo comma. Quindi, in pratica, per onorare il requisito anagrafico richiesto, solo coloro che sono nate entro il 31 Maggio 1959/60 potranno accedere“.